Così ho iniziato a scrivere poesie (*)
"E' un fatto che il mondo sia un pò stupido.
Così uomini stupidi raccontano cose stupide che piacciono ad altri uomini stupidi. E il tutto ha una sua logica non priva di una certa tenerezza.
Accade spesso che alcuni uomini interrogati sul loro successo si trovino a raccontare cose leggendarie a base di 'grande intuizione' e 'lucida intelligenza' e 'avevo capito prima di tutti'.
Bah. Sono sicuro che chiedendo: "come hai fatto" ad uno che ha vinto la lotteria ci si troverebbe davanti alla sua grande intuizione e lucida intelligenza e storie così. Vincere la lotteria è un fatto di casualità. Fortuna. Ma la condizione essenziale per accedere alla vincita è l'acquisto del biglietto.
Ecco fatto: interrogatemi sul perchè sono riuscito ad avere fortuna nella mia piccola vita e vi dirò che avevo comprato il biglietto della lotteria. Ed ho vinto. Non avevo intuizioni, Ne intelligenza lucida.
E non avevo capito nulla prima degli altri. Altrimenti forse adesso sarei a Papeete invece che a Milano ad importare motociclette. Motociclette che il caso mi aveva fatto incontrare quando non arrivavo neanche alle ginocchia di una Harley-Davidson. E la passione ha trasformato il caso nel lavoro che ha cambiato la mia vita, la mia maniera di essere uomo, il mio stato economico. Quello sociale no che ancora mi metto le dita nel naso e dico parolacce. Come prima.
E la povertà dei miei inizi mi portò a scegliere di non avere una agenzia pubblicitaria per promozionare la mia mercanzia. Decisi di far da solo. E siccome non sapevo cosa fare decisi di scrivere quello che pensavo. Quello che pensavo delle mie motociclette. Di me stesso. Della fidanzatina di quando avevo quattordici anni.
Cose così. Sensa senso. Cose casuali.
E' capitato che queste cose buttate su delle pagine nere pubblicate a caso qua e la sui giornali che mi potevo permettere abbiano trovato persone che le hanno capite. Amate. Rispettate direi. E questo non è successo per caso ma perchè in quelle pubblicità avevo messo me stesso ed il mio cuore ed anche se non lo sapevo allora, c'era un sacco di gente pronta a capire le mie Harley e me.
Carlo Talamo
Così uomini stupidi raccontano cose stupide che piacciono ad altri uomini stupidi. E il tutto ha una sua logica non priva di una certa tenerezza.
Accade spesso che alcuni uomini interrogati sul loro successo si trovino a raccontare cose leggendarie a base di 'grande intuizione' e 'lucida intelligenza' e 'avevo capito prima di tutti'.
Bah. Sono sicuro che chiedendo: "come hai fatto" ad uno che ha vinto la lotteria ci si troverebbe davanti alla sua grande intuizione e lucida intelligenza e storie così. Vincere la lotteria è un fatto di casualità. Fortuna. Ma la condizione essenziale per accedere alla vincita è l'acquisto del biglietto.
Ecco fatto: interrogatemi sul perchè sono riuscito ad avere fortuna nella mia piccola vita e vi dirò che avevo comprato il biglietto della lotteria. Ed ho vinto. Non avevo intuizioni, Ne intelligenza lucida.
E non avevo capito nulla prima degli altri. Altrimenti forse adesso sarei a Papeete invece che a Milano ad importare motociclette. Motociclette che il caso mi aveva fatto incontrare quando non arrivavo neanche alle ginocchia di una Harley-Davidson. E la passione ha trasformato il caso nel lavoro che ha cambiato la mia vita, la mia maniera di essere uomo, il mio stato economico. Quello sociale no che ancora mi metto le dita nel naso e dico parolacce. Come prima.
E la povertà dei miei inizi mi portò a scegliere di non avere una agenzia pubblicitaria per promozionare la mia mercanzia. Decisi di far da solo. E siccome non sapevo cosa fare decisi di scrivere quello che pensavo. Quello che pensavo delle mie motociclette. Di me stesso. Della fidanzatina di quando avevo quattordici anni.
Cose così. Sensa senso. Cose casuali.
E' capitato che queste cose buttate su delle pagine nere pubblicate a caso qua e la sui giornali che mi potevo permettere abbiano trovato persone che le hanno capite. Amate. Rispettate direi. E questo non è successo per caso ma perchè in quelle pubblicità avevo messo me stesso ed il mio cuore ed anche se non lo sapevo allora, c'era un sacco di gente pronta a capire le mie Harley e me.
Carlo Talamo
Questo post lo reputo un pò particolare soprattutto perchè, dopo circa 9 anni di ricerche, sono riuscito ad entrare in possesso del libro di Talamo (foto sopra) "Mi piacciono le pecore. E molto le galline. Dieci anni di pubblicità Harley-Davidson.", pubblicato nel 1995.
Il libro, che racchiude le molte poesie che avete avuto modo di (ri)leggere al Cafè, è stato ristampato quest'anno in un'edizione limitata di 500 copie in vendita presso la concessionaria Numero Uno di Milano che ha festeggiato in questo modo il suo venticinquesimo anniversario.
Sono venuto a conoscenza di questa ristampa in maniera del tutto casuale e voglio ringraziare pubblicamente Vegas De Laroja per la "dritta" che mi ha dato e che vi giro.
Francè
(*) : da Fedro Triple
Foto: Racing Cafè
Il libro, che racchiude le molte poesie che avete avuto modo di (ri)leggere al Cafè, è stato ristampato quest'anno in un'edizione limitata di 500 copie in vendita presso la concessionaria Numero Uno di Milano che ha festeggiato in questo modo il suo venticinquesimo anniversario.
Sono venuto a conoscenza di questa ristampa in maniera del tutto casuale e voglio ringraziare pubblicamente Vegas De Laroja per la "dritta" che mi ha dato e che vi giro.
Francè
(*) : da Fedro Triple
Foto: Racing Cafè
8 commenti:
Grazie mille per questo post. Ho già chiamato la Numero Uno e bloccato una copia; domani vado a ritirarla.
Ma senza una tua segnalazione sarei venuto a saperl troppo tardi!
Pensa che anni fa, taglierino alla mano, avevo fatto una raccolta "handmade" delle pubblicità di Talamo sulle riviste!
Ciao e grazie
P.S. Se non ti spiace vado ad avvertire altri miei amici sul mio blog.
Ciao Fippi! Di cosa dovrei dispiacermi??
Mi fa piacere essere stato utile ;)
mi sento strano a commentare un argomento del genere.
ai tempi delle pubblicita' scritte su una pagina nera, non le capivo, non le leggevo e non mi interessavano le harley e tutto il corredo di moto che non fossero l'ultimo missile terra-aria sfornato da giapuland.
oggi invece, mi soffermo spesso sulle moto "non banali" con parti o tutte artigianali, moto che nascono dalle mani di tecnici o appassionati, anticonformiste ed un po' retro'
mentre non seguo praticamente piu' le supersportive stradali (quelle da corsa si)
in tutto questo cambiamento, mi trovo oggi a leggere le poesie di Talamo ed a capirle ed interpretarle come mai e' successo prima..............
evoluzione ?
eta' ?
non me lo spiego ma va bene cosi'
Alex
Ax il pensiero e i gusti si evolvono...
anche io non avrei mai pensato di trovare attraente una custom qualche anno fa...invece...
sono solo modi diversi di vivere la moto...e non per questo meno interessanti!
Leggendo il tuo commento Ax ho rivissuto un pò la mia adolescenza. Mi ritrovo in tutto ciò che hai scritto. E qualche poesia di talamo, riletta oggi, è perfino riuscita a scatenare quello stato emozionale che ti vela gli occhi di lacrime.
Quando iniziai a leggere le pubblicità di Talamo io ero poco più di un bambino ma già passavo ore nei parcheggi del lungomare a studiare le moto che durante i mesi estivi invadevano il mio paesello (che d'inverno era popolato solo da cinquantini truccati e endurone sporche di fango e sabbia). Leggendole mi sembrava che qualcuno stesse dando voce a dei pensieri informi che gironzolavano nella mia testa e che si accendevano confusi quando sotto gli occhi mi capitava una moto. Piano piano capii la differenza tra l'interesse per un qualcosa e la passione; quella per le moto era passione. Beh, è stata dura aspettare il primo giorno in cui son salito in sella alla Mia. E ieri, quando son tornato da un giro di quasi quattrocento chilometri, parcheggiando la mia biancona, ho scoperto per l'ennesima volta che quella passione non tende a scemare e che avere una sella sotto al culo è una delle poche cose che mi rende felice.
Che meraviglia, questa come tutte le altre.
Le ho conosciute grazie a mio papà che me le leggeva, e poco alal votla, quel seme piantato ani fa è cresciuto e maturato.
Cosi eccomi, giusto questo sabato, a parlare per quasi un'ora con un perfetto sconosciuto riguardo alla sua nuova Harley, con soli 6 km, della quale però sono affascinato e che, come gli ho detto, spero un giorno di avere tutta per me...
Il Libro....sarebbe un vero piacere.
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