Nel 2001, l'Aprilia, allora capitanata da Ivano Beggio, figlio del fondatore dell'azienda di Noale, presentò una moto molto particolare denominata Blue Marlin. In quel periodo, l'attività dell'azienda nell' ambito delle moto di grossa cilindrata era molto prolifica, dato che la RSV Mille, moto sportiva con cui l'Aprilia aveva dimostrato al mondo intero la sua capacità di progettare e produrre moto "grandi", cominciava ad ottenere un certo successo in ambito commerciale, soprattutto a livello europeo. La gamma di moto oltre i 650 cc all'inizio del 2000, quindi, cominciava ad espandersi con moto nel loro "segmento" innovative, RST Futura e Caponord su tutte, dotate del medesimo motore che equipaggiava la RSV, ovvero il bicilindrico a V di 60° prodotto in collaborazione con l'austriaca Rotax.
La voglia di esplorare nuovi segmenti portò alla realizzazione della naked-roadster Blue Marlin, il cui design venne affidato alla francese Boxer Design, che ha disegnato recentemente anche alcune Voxan, azienda produttrice di moto transalpina relativamente giovane. La Blue Marlin era dotata del bicilindrico Rotax di 1000 cc, in grado di sprigionare 130 cavalli all'albero, e nonostante fosse nato per essere coperto da una carenatura, in questa realizzazione si "amalgamava" bene alle linee tese della moto. Il serbatoio chilometrico lasciava intendere una chiara ispirazione alle moto da corsa degli anni passati in cui "stendersi" sul serbatoio alla ricerca della migliore penetrazione aerodinamica era d'obbligo per migliorare la velocità massima. Oltre al bellissimo forcellone in tubi, al codino inesistente e agli splendidi scarichi, la moto era completata da sospensioni Ohlins e freni Brembo. Il fanale anteriore derivava dalla Pegaso 650, enduro stradale monocilindrica di successo. Ciò lascia suppore che qualche idea di metterla in produzione c'era...purtroppo ciò non è avvenuto.
Francè
La voglia di esplorare nuovi segmenti portò alla realizzazione della naked-roadster Blue Marlin, il cui design venne affidato alla francese Boxer Design, che ha disegnato recentemente anche alcune Voxan, azienda produttrice di moto transalpina relativamente giovane. La Blue Marlin era dotata del bicilindrico Rotax di 1000 cc, in grado di sprigionare 130 cavalli all'albero, e nonostante fosse nato per essere coperto da una carenatura, in questa realizzazione si "amalgamava" bene alle linee tese della moto. Il serbatoio chilometrico lasciava intendere una chiara ispirazione alle moto da corsa degli anni passati in cui "stendersi" sul serbatoio alla ricerca della migliore penetrazione aerodinamica era d'obbligo per migliorare la velocità massima. Oltre al bellissimo forcellone in tubi, al codino inesistente e agli splendidi scarichi, la moto era completata da sospensioni Ohlins e freni Brembo. Il fanale anteriore derivava dalla Pegaso 650, enduro stradale monocilindrica di successo. Ciò lascia suppore che qualche idea di metterla in produzione c'era...purtroppo ciò non è avvenuto.
Francè
Foto : Infomotori
2 commenti:
Mi è sempre piaciuta questa moto. Un design retrò-tech veramente azzeccato.
Escludo solo il fanale anteriore che era chiaramente non definitivo...
la moto ke piu' di tutte mi piacerebbe avere in garage... mi ricorda il vekkio bianchi sul quale ho imparato ad andare in moto..
Posta un commento