venerdì 1 febbraio 2008

Irving-Vincent


Questa è una moto che solo gli Appassionati riusciranno a riconoscere senza una descrizione che, per quanto lunga possa essere, comunque non rende giustizia all'ingegno e alla maestria di chi l'ha concepita. Procediamo con ordine.
Questa special nasce attorno ad un propulsore molto particolare e,secondo me, uno dei più "artistici" che l'uomo abbia mai potuto realizzare per una moto.
Il propulsore è un bicilindrico con l'apertura della V dei cilindri a 50° che nel 1950 aveva una cilindrata di 1000 cc ed era in grado di fornire una potenza di 55 cv. Oggi questi numeri fanno sorridere ma nel 1950 erano incredibili, soprattutto per la cubatura.
La moto era prodotta dall'inglese Vincent-HRD e il modello più rappresentativo di questa Casa era la "Black Shadow"(nella foto sotto) del 1950, una pietra miliare nel mondo del motociclismo e ancora oggi ricercatissima e quotatissima. L'idea che portò Philip Vincent e il designer australiano Phil Irving alla realizzazione di questa moto era una sola: poter coniugare super prestazioni e confort in una sola moto. Nel 1950 oltre a rappresentare "la moto del futuro" sia dal punto di vista motoristico che telaistico (era dotata di una sospensione posteriore "cantilever" a due ammortizzatori paralleli sottosella) veniva considerata il lusso a due ruote proprio per questa sua differenziazione dal panorama motociclistico di allora.

La special è stata realizzata in Australia da Ken Horner che con un lavoro a dir poco eccezionale ha costruito questa special con motore Irving-Vincent portato a 1300 cc o a scelta anche a 1600 cc. Questa trasformazione è stata effettuata con un motore di quasi 50 anni fa!
Sul sito ci sono una serie di foto relative alla preparazione del motore. I cerchi a raggi, le sospensioni Ohlins, le sovrastrutture completamente artigianali (e credo anche un telaio artigianale) la rendono una moto al passo con i tempi e degna della miglior tradizione cafè racer. Il prezzo? 75000 dollari.
Maledetto denaro.

Curiosità: Fino ai primi anni ’50 le Vincent erano marchiate Vincent-HRD, dove HRD voleva ricordare il vincitore del TT Howard Davies in maniera tale che il prodotto un po’ fuori dagli schemi non suonasse troppo sconosciuto agli appassionati inglesi.
Francè

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