sabato 2 luglio 2016

World Ducati Week 2016

Ho avuto il grande piacere di assistere al mio primo World Ducati Week, raduno a cadenza biennale che vede protagoniste le bicilindriche di Borgo Panigale provenienti da ogni parte del mondo.


La manifestazione e l'organizzazione curata nei minimi dettagli mi hanno davvero impressionato: non esiste al momento nessuna casa motociclistica che riesca ad unire gli appassionati in questo modo e soprattutto ad avvicinarli ai propri beniamini con tanta semplicità.


Oltre ai vari piloti impegnati nelle varie discipline sportive e le icone viventi del marchio - cito su tutti Casey Stoner e Troy Bayliss - ho apprezzato molto l'area dedicata alle moto da corsa e all'evoluzione dei bicilindrici sportivi che hanno fatto sia la storia della Superbike che della produzione motociclistica mondiale. Molto interessante anche il piccolo spazio espositivo dedicato al 4 cilindri a V Apollo, al "BiPantah" e al famoso "Batacchio" il monocilindrico sportivo che equipaggiò la bellissima Supermono.

Oltre alla zona riservata ai club del marchio, erano presenti aree dedicate sia alla nuova X-Diavel (stranamente mancava la concept esposta quest'anno al Motor Bike Expo) che alla Scrambler, protagonista di un contest dove diversi customizzatori hanno mostrato i loro lavori. Non mancava un settore dedicato alle special: nelle immagini in basso trovate quelle che ho apprezzato maggiormente.


Sulla scia di quanto accaduto per la Scrambler, anche per questa edizione la Ducati ha riservato un piccolo spazio ad un'anteprima della gamma 2017: si tratta del ritorno della mitica Supersport, dalla linea molto simile a quella della Ducati Panigale e che, purtroppo, abbandonerà il mitico bicilindrico desmo 2 valvole.


Chiudo il post non solo congratulandomi con gli organizzatori, ma affermando con certezza che il WDW non può essere descritto a parole, ma solo vissuto.


Francè

PS Trovate la gallery completa sulla pagina Facebook del blog









 































Foto: Racing Cafè

2 commenti:

Alexariete ha detto...

Ciao Francè,
esordisco confermandoti la mia completa stima. Questo perché non posso condividere l'entusiasmo con cui si partecipa al WDW. Io ritengo che sia una manifestazione stupida. Premesso che i motoraduni non sono mai una cosa necessaria, ma come tante altre cose, dal campionato di calcio al giro d'Italia. Penso che andare al WDW se non possiedi "e ami" una Ducati, non ha senso. Penso che se avessi anche 12 Ducati, non andrei comunque ad un raduno di sole Ducati. Nella prima foto si vede benissimo una MV. Perché deve esistere il WDW? E questo vale per ogni altra manifestazione gestita dalla casa. Una moto non è una buona moto solo perché va forte (esclusa la Panigale ovviamente, ma perché non va forte). Ciao a tutti gli amici di Racing Cafè.

Francè ha detto...

Ciao Alex...mi scuso se ti rispondo solo ora...ma meglio di niente.
Non mi piace l'aggregazione in generale...e di qualsiasi tipo. Nonché il tifo per questa o per quell'altra marca. E non sono schiavo di nessun marchio sul serbatoio.

Avevo voglia di partecipare a questo raduno sia perché non l'avevo mai visto e sia perché volevo vedere da vicino come Ducati riesce a trasmettere passione ai propri clienti.
Il WDW è un momento in cui l'azienda crea un "filo diretto" con chi compra le sue moto...e al momento penso sia l'unica azienda che faccia questo. Operazione di marketing? probabilmente si...ma pensa a quanta gente fa bene una manifestazione di questo tipo (parlo dell'indotto) e quanti appassionati rende contenti

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