venerdì 29 maggio 2009

Glynn Kerr #2

Come vi avevo anticipato, ho tradotto le risposte che Glynn gentilmente mi ha concesso. Nel caso in cui notiate alcune imperfezioni nella traduzione, vi prego di comunicarmele in modo tale da correggerla a beneficio di tutti.
Desidero ringraziare pubblicamente ancora una volta Glynn per avermi inviato anche alcune foto recenti che ho inserito nel post di oggi, non presenti in rete, ulteriore dimostrazione della sua immensa disponibilità e cordialità.

GRAZIE GLYNN!

Francè

I COPYRIGHTS DELLE FOTO SONO DI GLYNN KERR E NON E' POSSIBILE NESSUN TIPO DI RIPRODUZIONE SENZA IL SUO PERMESSO SCRITTO. (THE COPYRIGHTS OF THE PHOTOS ARE OF GLYNN KERR AND CANNOT BE ANY KIND OF REPRODUCTION WITHOUT HIS WRITTEN PERMISSION).

F. Glynn sei un motociclista? Se si, che moto ci sono nel tuo garage?
G: Si - Penso sia impossibile disegnare motociclette senza essere motociclisti. Le mie moto attuali sono una Moto Guzzi V7 Ambassador ("V7 Special" in Europa) in versione LAPD, una Moto Guzzi 750 V7 Sport (in condizioni originali con 9,800 miglia da nuova) e una Ducati Multistrada 1100 S del 2008. Come puoi notare mi piacciono le moto italiane! Un giorno mi piacerebbe aggiungere una Laverda Jota o una 750 SFC, ma c'è una piccola questione di soldi...

Le Guzzi di Glynn:



F: Quali sono i tuoi più importanti principi guida quando inizi a disegnare una moto?
G: Le proporzioni sono tutto. Esse sono in grado di dirti cosa una motocicletta vuole provare ad essere, e stabiliscono la posizione e l'aggressività della moto. Pensa in termini di un profilo in silhouette. Una moto sportiva dovrà avere la maggior parte del suo peso nella parte frontale, con una gran quantità di leggerezza al posteriore. Per realizzare questo bisognerà provare a collegare la massa visiva della ruota anteriore, alla massa principale, lasciando la coda alta e posizionando la ruota posteriore esternamente al resto. Questo da automaticamente uno slancio in avanti. Una custom è esattamente l'opposto, con una grande e pesante ruota posteriore connessa alla massa centrale, e un leggero e "arieggiato" frontale - che logicamente da uno slancio verso il posteriore. Una cruiser ha un eguale bilanciamento tra l'anteriore e il posteriore, con una linea orizzontale che cambia poco, dando la percezione di imponenza e poca altezza da terra da ogni parte la si guardi. Anche Una moto da cross è discretamente bilanciata dall'anteriore al posteriore, ma li c'è altezza e leggerezza da qualsiasi parte la si guardi. E cosi via.

F: Cos'è la moto per te? Qual'è il messaggio che vuoi esprimere quando disegni una motocicletta?

G: Penso che dipenda dal tipo di moto, ma voglio rendere ciascuna di esse la più eccitante possibile. Sia uno scooter che una piccola commuter devono rendere orgoglioso il loro proprietario.

F: Qual'è il primo elemento che disegni?
G: Il "pacchetto" viene prima - i.e., le ruote (con le loro relative dimensioni, le gomme con il loro spessore e l'interasse), l'angolo e la posizione del motore, e la posizione di guida (altezza sella, manubri e posizione pedane). Questi fattori, insieme, delineeranno lo stile base della moto prima che tu possa disegnare qualsiasi forma di carrozzeria.

Yamaha Project Hydra, 1990:


F: Quali sono i primi importanti elementi che una tua moto deve avere? Esempio: dettagli, forme particolari, ecc
G: Dopo aver stabilito il "pacchetto" il passo successivo consiste nello stabilire le proporzioni delle linee quali: dimensioni del serbatoio, sella, pannelli laterali e parte finale della moto. Come ho già detto, guardiamo innanzitutto come gli elementi si relazionano tra di loro sia per le dimensioni che per la parte visiva piuttosto che per il loro stile.

F: Glynn, parlaci di come un designer come te riesce a catturare l'ispirazione quando disegna una moto.
G: Un designer può trarre ispirazione da molte cose e nuove idee appaiono in continuazione. Questo non vale solo per le motociclette, ma anche nel design del settore automotive (particolarmente importante perchè il design delle moto è in generale qualche anno indietro rispetto a quello delle auto), del product design, dell'architettura e dei mobili. La Natura ci da una molteplicità di spunti, e molti veicoli provano a catturare lo spirito di certi animali. Come ho già detto, questi aspetti sono molto più evidenti nelle proporzioni o nella posizione del veicolo rispetto alle forme. Ma qualunque sia l'ispirazione, è importante che il designer lo sappia sviluppare nel suo stile. Se tu riesci a cogliere l'ispirazione in maniera troppo evidente, questo può essere visto come un plagio piuttosto che come fonte d'ispirazione.

F: Ci puoi dire quali sono i più importanti obiettivi che hai quando inizi a disegnare una moto?

G: Il cliente. Noi siamo designers non artisti e il nostro lavoro è creare entusiasmo e buona funzionalità per quel particolare tipo di motocicletta che deve incontrare i gusti o sopravanzare le aspettative del cliente. Il nostro obiettivo dovrebbe essere avere un cliente felice e un'azienda remunerativa e non un'opportunità di espressione individuale. Questo bisogna lasciarlo fare a coloro che costruiscono special.

F: Cosa ne pensi del design moderno delle moto?

G: In questi tempi c'è un'attenzione incredibile al dettaglio - non c'è praticamente un solo componente che non ha uno stile votato alla perfezione, e sono d'esempio le staffe, i cavi, i cordoni di saldatura. Ma ho la sensazione che stiamo esaurendo le idee, e stiamo cominciando a disegnare nel dettaglio per distrarre. E ci proviamo in maniera accanita. Le linee classiche sono caratterizzate da design semplici che lavorano in maniera raffinata mentre alcuni design odierni sono spesso pieni di fronzoli e oltremodo complessi. Edge Design ha proposto linee nuove, ma ora è diventato sempre più prevedibile e tendono tutti a guardare la stessa cosa. E' tempo di introdurre nuovamente forme muscolose.

F: Cosa ne pensi dello stile di marchi come Ducati, Aprilia, Mv Agusta, Moto Morini e Guzzi?
Ragazzo questa è una risposta da 10 pagine! Brevemente...Ducati ha raggiunto un buon livello con la 1098 e con la Monster, anche se con la Streetfighter, essendo piacevolmente aggressiva, è un pò meno rappresentativa del tipico stile italiano. Sarebbe potuta essere giapponese.
Aprilia ha sempre fatto linee nuove e moderne, e le loro grafiche e i loro colori mostrano la strada da seguire. Tuttavia, per alcune ragioni manca di identità, un grande problema che è stato anche di Cagiva. L'Mv Agusta è stata davanti a tutti con la F4, anche se necessitano disperatamente di un nuovo modello. Sotto la gestione Harley, hanno le finanze per creare una nuova F4, ma c'è da sperare che possano fare un grande lavoro anche senza Tamburini. La Morini sta ancora trovando la sua strada - le linee sono ok ma poco entusiasmanti. La Guzzi ha finalmente smesso di fare moto che provano ad essere una via di mezzo tra Bmw e Harley e modelli come la Breva e la Griso hanno una loro identità. Solo la Stelvio, che ha molte carattaristiche della Bmw GS, ha portato nuovamente a questa via di mezzo.

MV Agusta F5 Sketch 2001:


F: Cosa ne pensi dello stile delle KTM?
G: Kiska ha sviluppato uno stile unico per la KTM, e ha cambiato molte vecchie regole che sono state aggiornate. La domanda è come essi potranno continuare a sviluppare questo stile e come Kiska potrà adattarlo per "vestire" altri produttori. L'origami non è la risposta a tutto, e può anche mancare di carisma.

F: Qual'è attualmente, il marchio motociclistico per cui presti servizio?
G: La maggior parte dei miei lavori sono stati effettuati in India per la Bajaj - una grande azienda che produce circa 3 milioni di moto all'anno. Negli anni ho lavorato per BMW, Honda, Triumph, Yamaha, Aprilia, Harley-Davidson, Kymco, Boxer/Voxan e Kawasaki. Ho disegnato anche una sportiva americana, la Fischer MRX, che ha finalmente raggiunto la catena di montaggio dopo essere stata mostrata per la prima volta, cinque anni fa, come prototipo.

F: Quali sono per te i 5 migliori design mai messi in produzione? E i peggiori 5?

G: E' veramente difficile - ci sono state molte moto eccezionali. Il look essenziale delle prime racer da board track è difficile da migliorare - la Cyclone (prodotta dalla Buell - ndF) è forse l'esempio migliore. Con giusto un motore, una sella e due ruote - di cos'altro hai bisogno? Lo stesso look minimalista funziona sulle moto dei primi anni '60, come la BSA Goldstar nella versione Clubman, o sulla Gilera Saturno. Per le moto moderne sceglierei la Cagiva Raptor 125 e la Ktm Duke 690. Ma complessivamente, la Moto Guzzi Le Mans Mk1 rappresenta ancora qualcosa per me. Ne ho possedute tre e mi rammarico ancora di aver venduto l'ultima.

Per quanto riguarda le moto più brutte, metto nella lista la Morbidelli V8, la proposta della Bmw K 100 di Luigi Colani, lo studio di Philippe Starck basato su uno scooter e chiamato Aprilia Lama, la Fazer 125 (una Yamaha per il mercato indiano, orribile da vedere) e la SCL Voyager, "a British feet-forward design", che ho descritto una volta come un "orinatoio a due ruote".

F: Attualmente, quali moto vorresti avere in garage?
G: La KTM Duke, una MV Agusta F4 o una Ducati 1098R, e una Guzzi Norge. Questo dovrebbe coprire la maggior parte delle evenienze. Solo l'ultima è una reale possibilità.

F: Quali sono le moto che hai disegnato che ti hanno dato maggiori soddisfazioni? Perchè?

G: La Fisher MRX è stato un progetto difficile soprattutto perchè è stato realizzato con un budget limitato e in un tempo ridotto ridicolo (abbiamo avuto solo 6 settimane per realizzare il modello in clay partendo dal singolo bozzetto). Ero deluso dalla show bike realizzata, ma malgrado molte battute d'arresto per la produzione in serie, penso che il prodotto finale sia stato sorprendetemente positivo. Dopo tutto, è un design realizzato 5 anni fa, orsono.
La Yamaha TDM e la TDR sono stati davvero dei successi di design e le moto che ho realizzato con Thierry Henriette per la Boxer Design, sono riusciti molto bene e sono l'Aprilia 654 Scrambler, la Voxan B-2 e specialmente la Boxer VB-1.
Anche le piccole moto che ho realizzato per la Bajaj recentemente, sono state molto soddisfacenti. Anche se ci sono così tante restrizioni in termini di costi e funzionalità, abbiamo gestito il tutto per riuscire a realizzare design validi, come ad esempio quello della Pulsar 220.

Fischer MRX:




Aprilia 654 Scrambler Salone di Parigi 1995:



Boxer B-2 Salone di Parigi 2001:


Boxer VB1 1999:

Team di sviluppo:


Final Sketch:


Show-bike Salone di Parigi 1999:

F: Ci sono moto che avresti voluto disegnare?
G: Mi piacerebbe fare qualche disegno per la Moto Guzzi. Nonostante sia un'entusiasta del marchio, ritengo che il V-twin trasversale offra possibilità di design uniche. Anche qualche progetto di moto derivate da famose case automobilistiche dovrebbe essere divertente.
Realizzai una serie di disegni di moto per un articolo di giornale, derivate dallo stile delle TVR e fu veramente divertente. Non è facile riflettere lo stile tipico di un'auto ben conosciuta in una due ruote, ma la sfida rende questo lavoro interessante. Molti progetti hanno un loro appeal, e qualunque essi siano, la parte migliore non è sapere cosa succederà.

TVR Sports bike sketch, 2004:



Midual 900 Roadster 1999:






Foto: Glynn Kerr

4 commenti:

toofastforu ha detto...

anche io voglio la V7...

Francè ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Francè ha detto...

Gianfrà ho fatto i complimenti a Glynn per le splendide moto che ha in garage

obiboi ha detto...

GRANDISSIMO GLYNN !

Ciao Oberdan.

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