lunedì 26 gennaio 2009

Talamo #24


"Il mondo è più lungo stanotte.
Non c'è altra spiegazione.
Son qui che ci penso.
Vado dritto da tanto di quel tempo.
Saranno sei. E magari sette ore che vado dritto.
Aggrappato a questo manubrio che vibra, s'agita
e s'è scocciato di me.

Ma chissà perchè ho preso l'autostrada.
Che non finisce mai.
Non ho ancora visto una curva. E se l'ho vista stava fuori.
Fuori nella campagna, lontana da questi due guard-rail
imbecilli che circondano la mia vita.
Con l'autostrada faccio prima...
E la Bretagna è lontanta...
Invece non ce la faccio più.
Alla prima uscita scappo fuori da questa prigione diritta.
E sulla rampa sembro l'orso del circo.
Sbado, mi inclino, mi raddrizzo, cambio posizione
tre volte sulla sella.

Freno e poi accellero.
Dopo tanto rettilineo le curve sembrano straniere.
L'autostrada adesso è lontana.
Col suo rumore di gente che va di fretta.
Il lampeggiatore rabbioso di quelli casello-casello.
La mia strada è vuota e le macchine che incontro hanno i
fanali fiochi delle macchine di campagna.
Che non hanno fretta. Che forse non hanno meta.
Ci sono le stelle in cielo.
E un alberghetto laggiù.
In un letto piccolino che un pò cigola, aspetto di dormire.
Aspetto domani.
Una dolce strada senza rumore mi porterà lontano."

Carlo Talamo


Foto: Fedro Triple

3 commenti:

toofastforu ha detto...

beh che dire... una poesia di Talamo scalda sempre un pò il cuore... mitico Frà

stefano ha detto...

Un bellissimo modo per cominciare la giornata ;) non vedo l'ora che arrivi l'estate per il mio viaggio solitario in terra di Francia!

Fippi ha detto...

Talamo è stato un grande. Ancora oggi le sue idee rieccheggiano tra case costruttrici e preparatori. In definitiva un vero grande.

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