lunedì 23 giugno 2008

Voxan Black Classic 2008

Essere o apparire?
Nel momento in cui si vuole creare un'azienda di motocicli o automobili, partendo da zero, si possono scegliere fondamentalmente due scuole di pensiero: o creare un marchio partendo dal nulla e a cui successivamente si decide di trasmettere uno o più "messaggi" (ad esempio sportività, lusso, eleganza) oppure recuperare marchi storici famosi, comprandone i diritti, in cui il tipo di prodotto molto spesso è già definito e già presente nell'immaginario del consumatore. In quest'ultimo caso si cerca in genere di reinterpretare in chiave moderna dei concetti e dei valori che hanno reso noto il marchio "resuscitato" oppure un determinato prodotto che lo ha caratterizzato. In campo automobilistico l'esempio del marchio Mini mi sembra molto appropriato.

Lavorare con un marchio già noto, in alcuni casi può essere un pò più semplice. Nel caso della Mv Agusta, il concetto di sportività e di lusso caratterizza tutta la gamma attuale, proprio come avveniva nelle cilindrate elevate quarant'anni fa. In alcuni casi, invece, come la Triumph risorta agli inizi degli anni '90, definire i valori che questo marchio doveva trasmettere non deve essere stato facile, e solo negli ultimi tempi si è assistito ad una più chiara strategia e collocazione commerciale e soprattutto un più chiaro messaggio da trasmettere ai consumatori.
Oggi sostanzialmente l'identità di un marchio si basa prevalentemente su caratteristiche tecniche molto spesso dettate da legami storici, e grazie al marketing, anche a identificarsi in "famiglie", basti pensare ai vari raduni creati per fidelizzare i clienti e per trasmettere quei "messaggi" di cui avevo parlato prima.

L'affidabilità dei prodotti, l'assistenza qualificata, il servizio post-vendita, sono tutti elementi che devono essere indispensabili sia per i "nomi" riesumati che per quelli nuovi. Il vantaggio di comprare un marchio noto, quindi, risiede sostanzialmente nell'immagine, dato che il "logo" serve per identificare prima uno "stile di vita" e poi il prodotto in sè.
Con la creazione di un marchio nuovo invece si è più liberi nelle scelte tecniche e soprattutto svincolati dalla tradizione ma con una reputazione più difficile da costruire, proprio perchè la pseudo-garanzia del nome noto in passato viene a mancare.

In quest'ultimo periodo, si è assistito ad un cambio di rotta in alcune case motociclistiche storiche. In alcuni casi esse hanno affiancato ai loro cavalli di battaglia (il motore boxer per Bmw, il bicilindrico per la Ducati, e il motore ad aste e bilancieri per Harley) delle moto o delle scelte tecniche che con i ricorsi storici non avevano molto in comune.
Evidentemente, questo vale solo per Harley e Bmw, si vuole dare un'immagine più dinamica del marchio e soprattutto più al passo con i tempi. Un motore a quattro cilindri su una moto sportiva Ducati non si era mai vista, ma in questo caso il rispetto della tradizione è passato in secondo piano rispetto alle esigenze che richiedevano le competizioni.

Voxan

La Francia, non ha mai avuto la fortuna di avere aziende di moto paragonabili alle nostre Ducati, MV, Laverda, Guzzi, Aprilia, che sono autentici motivi d'orgoglio per appassionati di moto come me. Nel 1995 un timido tentativo di cambiare le cose c'è stato, con la nascita della Voxan, casa francese con sede a Issoire e fondata da Jacques Gardette. Questo marchio di moto è giovanissimo e prima di burrascosi eventi finanzari, per un breve periodo è stato anche importato in Italia.
Oggi la situazione economica di questa piccola casa francese sembra essere un pò più rosea, e le moto nonostante non siano importate da noi, mi sembrano al passo coi tempi e alcuni modelli davvero molto interessanti. Tutte le moto sono dotate di un bicilindrico a V di 72° di 996 cc raffreddato a liquido, nato e sviluppato dalla stessa Voxan, ovviamente rivisto in base alle esigenze che le varie tipologie di moto richiedono.
La gamma consta di sei modelli, tutti molto originali.
Il post di oggi è dedicato alla Black Classic, (ultima serie di foto) ultimissima novità del marchio francese. La moto deriva sostanzialmente dalla Roadster e dalla Black Magic a cui sono stati applicati dei cerchi a raggi e un manubrio alto.

Voxan Roadster:


Voxan Black Magic:

La moto si inserisce nella gamma delle moto vintage: con 100 cavalli dichiarati (in Francia è il limite massimo che le moto possono avere) la Black Classic è diretta concorrente della Ducati GT 1000, delle Morini Sport 1200 e 9 1/2 e della Moto Guzzi Bellagio. La Triumph Bonneville nonostante appartenga a questo segmento di mercato, la reputo un pò troppo sottodimensionata in quanto a potenza, ma sicuramente è un'altra diretta concorrente della moto francese. Ho inserito delle foto delle concorrenti per avere un'idea più chiara.

Ducati GT 1000 2008:

Moto Morini Sport 1200 e 9 1/2:


Triumph Bonneville 800:

Moto Guzzi Bellagio 2007:

Dal punto di vista ciclistico notate la particolare collocazione del monoammortizzatore posteriore, comune anche alle altre moto Voxan. La linea è molto pulita e senza fronzoli, e in questo la reputo molto simile alla Ducati GT 1000. A giudicare dai commenti dei francesi di Moto Mag gli aspetti positivi di questa moto risiedono nel propulsore, nella tenuta di strada e nel fatto che la nazionalità di questa moto è francese (...anche loro sono nazionalisti). Gli aspetti negativi invece sono dovuti a finiture abbastanza approssimative rispetto al prezzo e nella rete di distribuzione (evidentemente dopo i recenti problemi economici la rete di vendita ha ancora bisogno di espansione e assestamenti).
La bicilindrica francese mi piace davvero molto ma, come sottolineato da Moto Mag, ha il più grosso limite nel prezzo di acquisto stimato in 16.298 euro che la portano ad essere completamente fuori mercato rispetto alle rivali dirette. Inoltre le parti principali della moto sono comuni al resto della gamma...
I colori per questa moto sono cinque e alcuni con tonalità abbastanza strane che contribuiscono ad esaltarne le forme. Il serbatoio dovrebbe essere in alluminio, come quello della Black Magic. I freni sono dell'italiana Brembo.

Voxan Black Classic 2008:










Se con questo post vi è venuta la voglia di comprarne una, potete consultare il sito della Voxan che è solo in francese. Che dite potrebbe avere successo una moto del genere in Italia? Con un prezzo inferiore, direi proprio di si.

Francè

Foto: Voxan, Moto Mag, Motoblog, Ducati, Bikewalls, e Motorcycles 20th Century

2 commenti:

Demonio Pellegrino ha detto...

mah, le voxan proprio no. Qui in belgio ne ho viste un paio, con finiture davvero approssimative e prezzi allucinanti.

Il marchio a me non comunica assolutamente niente. Non sono riusciti a fare quello che la Toyota ha fatto con la Lexus.

Ho un articolo del mese scorso di un giornale francese, Moto Magazine, che parla dei problemi attuali della voxan. Se vuoi te lo mando.

Francè ha detto...

Demonio il prezzo è esagerato nel vero senso della parola...non essendo importate in italia, non so nemmeno come possono essere messe nel mercato dell'usato.

Tieni presente però, che se parti dal nulla, è difficile scontrarsi con mostri sacri italiani e stranieri. Con crisi economiche in mezzo, è anche difficile garantire qualità, assistenza e tutto il resto. Non le ho potute vedere da vicino, quindi non so niente delle finiture. Mi fido di quello che dici e di quello che scrivono su moto mag. L'idea però è buona, e qualche modello non è affatto male, soprattutto inteso come prodotto finale...potrebbe aprire ancora altre nicchie di mercato.

Se ti va manda pure l'articolo.

PS: la mail sull'autorizzazione ancora non è arrivata.

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