Oberdan Bezzi non me ne vorrà, se i capolavori realizzati da lui oggi non li inserisco nella sezione consueta, ma in quella nuova denominata Laverda.
Questo marchio italiano, acquistato nel 2000 da Ivano Beggio (allora patron dell'Aprilia) può essere considerato un altro grande, grandissimo patrimonio della storia motociclistica italiana e internazionale. All'estero il marchio Laverda è venerato in maniera particolare e pensate che recentemente è stato addirittura aperto un museo dedicato alle moto arancioni (colore ufficiale Laverda) in Olanda.
Voglio partire dalle realizzazioni di Oberdan, perchè guardare al futuro mi sembra il modo migliore per "risvegliare" (o forse semplicemente sognare...) e ricordare un marchio da troppo tempo bistrattato dai proprietari (la gestione Aprilia a parte un prototipo con motore Rotax, ha usato il marchio per vendere orribili scooter e quad taiwanesi).
I disegni di Oberdan li ho voluti suddividere idealmente in 4 famiglie, in modo tale da identificare velocemente le antagoniste che queste moto ideali si troverebbero oggi sul mercato. Queste tavole le considero le migliori in assoluto soprattutto perchè, secondo me, trasmettono subito l'idea di moto "solide" e "maschie", caratteristica "presa in prestito" alle famose progenitrici quali SF, SFC, Jota ecc
In questa sezione, se supportato da foto presentabili, l'intenzione è di inserire moto che hanno rappresentato il marchio ma anche qualche proposta che mi capiterà di trovare in rete. Mi auguro ovviamente che queste realizzazioni possano giungere ai vertici Piaggio in modo tale da considerare l'eventualità di creare un motore esclusivo per questo marchio e creargli attorno una gamma di moto che colpiscano subito per essere italiane, sportive, affidabili e magari anche supportate dalla partecipazione al campionato Mondiale Endurance e Superbike. Vietati assolutamente in gamma scooter e varie proposte a tre e quattro ruote.
V6 FamilyLa Laverda, nel 1978 fece debuttare nel mondiale Endurance una innovativa motocicletta, spinta da un V6 longitudinale con trasmissione finale ad albero cardanico. La moto non venne ulteriormente sviluppata, ma l'immagine sportiva di questa moto è rimasta intatta.
Oggi, evitando la trasmissione cardanica e facendo diventare il V6 trasversale, si darebbe origine ad una famiglia di moto "elitaria" sia per la tecnica che per i numeri di produzione, limitati e rigorosamente accompagnati da certificato di proprietà. Una sportiva ed una naked con questo propulsore sono le tipologie di moto ideali per rispecchiare il carattere corsaiolo ed esclusivo del marchio. Concorrenti di queste due moto diventerebbero le MV Agusta, la Ducati Desmosedici RR, le Ghezzi & Brian e anche qualche special artigianale. Ah dimenticavo, inclusa nel prezzo anche la partecipazione in fabbrica all'assemblaggio della moto.
Laverda V6 Evo:
Laverda V6 Evo Naked:
In Line Three "Family"Riprendendo il tema del 3 cilindri in linea introdotto con la "3 cilindri" 1000 del 1972, in questa "famiglia" partendo da una stessa base si potrebbero allestire una sportiva da far debuttare nell'Endurance e in Superbike, una naked "da sparo" per far concorrenza a Triumph Speed Triple, Benelli TNT, Honda CB 1000 R, ecc. e una sportiva stradale mezza carena. Ripescando il nome RGS per quest'ultima proposta, le ultime quattro foto rappresentano diverse possibili interpretazioni di questo modello.
Prezzi più contenuti rispetto alle V6 e inclusa nel pacchetto d'acquisto anche la possibilità di partecipare ad un trofeo monomarca, sul genere di quelli Triumph.
L'immagine di motociclette sportive e affidabili verrebbe supportata prevalentemente dalla presenza al mondiale Endurance (prioritario anche per l'immagine di affidabilità) e da quello Superbike.
Laverda Superbike 3 cylinders:
Laverda 1000 Endurance:
Laverda Naked 3 cylinders:
Laverda RGS 1000 3C #1:
Laverda RGS 1000 3C #2:
Laverda RGS 1000 3C #3:
Laverda RGS 1000 3C #4:
V2 "Family"La gamma Laverda a tre cilindri potrebbe anche essere affiancata/sostituita da questa famiglia di moto, che nella prima variante potrebbe anche essere inserita nella famiglia Vintage che propongo più in basso. Abbandonato lo schema del bicilindrico in linea proprio dei modelli SF/SFC, questo nuovo V2 in una cilindrata di 1000 cc, inserito in una opportuna ciclistica modulare andrebbe ad equipaggiare una sportiva mezza carena (nella seconda e nella terza foto le due varianti) e magari anche una naked.
Laverda RGS 1000 2V #1:
Laverda RGS 1000 2V #2:
Laverda RGS 1000 2V #3:
Vintage "Family"La SF3, equipaggiata con un tre cilindri in linea, andrebbe a colmare l'enorme buco lasciato da Triumph dopo la scomparsa della serie Thunderbird a carburatori. Una moto classica con ottime prestazioni per non annoiarsi mai alla guida. Con il ricco catalogo di accessori allestito, teoricamente la SF3, potrebbe anche trasformarsi nella dirt-track in basso...
Laverda SF3 1000:
Laverda SF3 1000 Dirt-Track:
Anche se probabilmente mi sono un pò discostato dal "principio guida" che ha portato Oberdan alla creazione di queste splendide moto (mi scuso con lui se la mia fantasia ha galoppato nel vero senso della parola), la gamma Laverda per gli anni a venire la vedrei cosi. Magari aggiungendo una maxi-enduro con il V2 o con il 3 in linea.
A voi la parola adesso!
Disegni:
Laverda Mania