Questa sera la Yamaha ha presentato ad Amsterdam parte della gamma 2009. L'attesa maggiore era riservata alla nuova supersportiva YZF-R1, punta di diamante della produzione sportiva della casa di Iwata.
A dir la verità, mi aspettavo qualcosa di più personale, soprattutto nella zona frontale, e da una casa come la Yamaha, da sempre innovatrice sia a livello tecnico che di design, è difficile accettare lo sguardo della sua "ammiraglia" un pò troppo ispirato a quello della Buell XB Firebolt. Per quanto riguarda le linee d'insieme, la moto è diventata più compatta, e alcuni tratti stilistici si sono evoluti pur non stravolgendo le forme divenute famose con i modelli precedenti. Le novità di questo modello non si riducono al solo aspetto esteriore, ma proseguono con interessanti novità meccaniche, di cui una inedita nel mondo della produzione di serie.
A dir la verità, mi aspettavo qualcosa di più personale, soprattutto nella zona frontale, e da una casa come la Yamaha, da sempre innovatrice sia a livello tecnico che di design, è difficile accettare lo sguardo della sua "ammiraglia" un pò troppo ispirato a quello della Buell XB Firebolt. Per quanto riguarda le linee d'insieme, la moto è diventata più compatta, e alcuni tratti stilistici si sono evoluti pur non stravolgendo le forme divenute famose con i modelli precedenti. Le novità di questo modello non si riducono al solo aspetto esteriore, ma proseguono con interessanti novità meccaniche, di cui una inedita nel mondo della produzione di serie.
Il motore, quadricilindrico in linea frontemarcia accreditato di 182 cv, riposizionato all'interno del nuovo telaio, è dotato di un nuovo albero motore, definito "a croce", che permette una configurazione di tipo "big bang": gli scoppi dei cilindri, irregolari, sono disposti in maniera tale da rendere il comportamento del motore a quattro cilindri più dolce rispetto alla disposizione degli scoppi tradizionale. Questa soluzione tecnica, adottata anche dal quattro cilindri della Yamaha YZR-M1 consente una migliore erogazione ed una maggior coppia, permettendo, sulla moto da corsa, un risparmio in termini di consumo di pneumatici e una trazione superiore ai medi regimi. Questa scelta è stata adottata probabilmente per consentire ai piloti che guideranno questa moto in configurazione Superbike, di minimizzare i problemi legati al consumo di pneumatici che quest'anno hanno afflitto Haga e Corser in diverse occasioni.
La R1 è dotata anche dell'acceleratore elettronico già adottato dalla sorella minore R6 e inoltre, come nel caso delle sportive Suzuki, è possibile anche una scelta di tre mappature (sistema D-Mode) che permettono di avere il motore più o meno prestante a seconda dei casi. La particolarità del propulsore della R1 risiedeva nei condotti di aspirazione ad altezza variabile, caratteristica mantenuta anche sul modello 2009. Un'altra importante novità risiede nel telaio Deltabox. Infatti oltre ad essere stato completamente ridisegnato, sono stati cambiati i materiali, il livello di rigidità e anche le dimensioni complessive. Il telaietto posteriore è in pregiato magnesio. Il forcellone mantiene la capriata di rinforzo verso il basso ma è stato anch'esso ridisegnato, alleggerito e dotato di nuovi valori di rigidità.
Nuova è anche la strumentazione, decisamente più futuristica e ricca di informazioni rispetto a quella del modello precedente. Cambiano anche la misura del pneumatico posteriore e le sospensioni, evolute rispetto alla R1 2008.
I colori per l'Europa sono tre: bianco, blu e nero. Per l'America le grafiche sono leggermente differenti e in basso potete notare i diversi accostamenti cromatici. Spero che il bianco-rosso venga importato da noi, in quanto colorazione "storica" di questo modello.
La moto verrà presentata in Australia, sul circuito di Eastern Creek nel mese di gennaio e sarà in vendita a partire da febbraio. Il prezzo dovrebbe aumentare rispetto al modello precedente e posizionarsi fra i 15.000 ed i 16.000 euro
Nuova è anche la strumentazione, decisamente più futuristica e ricca di informazioni rispetto a quella del modello precedente. Cambiano anche la misura del pneumatico posteriore e le sospensioni, evolute rispetto alla R1 2008.
I colori per l'Europa sono tre: bianco, blu e nero. Per l'America le grafiche sono leggermente differenti e in basso potete notare i diversi accostamenti cromatici. Spero che il bianco-rosso venga importato da noi, in quanto colorazione "storica" di questo modello.
La moto verrà presentata in Australia, sul circuito di Eastern Creek nel mese di gennaio e sarà in vendita a partire da febbraio. Il prezzo dovrebbe aumentare rispetto al modello precedente e posizionarsi fra i 15.000 ed i 16.000 euro
Le sportive diventano sempre più performanti e innovative e sempre più simili a moto da competizione. Nonostante questo settore non spinga come una volta, le Case mostrano la loro forza tecnologica soprattutto in questo segmento di mercato, da sempre simbolo di prestigio e direttamente collegato a doppio filo con le corse. I valori di potenza sono esorbitanti per le nostre strade, ma "strozzare" queste belve non credo sia la mossa giusta.
Per me bisognerebbe far leva sulla "cultura della moto sportiva" e soprattutto sulle capacità di guida e sul buonsenso dei singoli individui magari tenendo conto anche delle esperienze passate di coloro che si avvicinano a questo tipo di prodotti.
Una mezza idea l'ho in testa...
Scheda Tecnica
Motore
Tipo:Raffreddato a liquido, 4 tempi, DOHC, 4 valvole, 4 cilindri paralleli, inclinati in avanti
Cilindrata: 998 cc
Alesaggio x corsa: 78,0 x 52,2 mm
Rapporto di compressione: 12,7:1
Potenza massima: 133,9 kW (182 CV) a 12.500 giri/min.
Coppia massima: 115,5 Nm (11,8 kg-m) a 10.000 giri/min.
Lubrificazione: Carter umido
Alimentazione: Iniezione
Frizione: In bagno d'olio a dischi multipli
Accensione: TCI
Avviamento: Elettrico
Cambio: 6 marce, sempre in presa
Trasmissione: Catena
Ciclistica
Telaio: Deltabox in alluminio
Sospensione anteriore: Forcella telescopica Ø 43 mm
Escursione anteriore: 120 mm
Sospensione posteriore: Forcellone oscillante a leveraggi progressivi
Escursione posteriore: 120 mm
Angolo di sterzo: 24°
Avancorsa: 102 mm
Freno anteriore: Doppio disco, Ø 310 mm
Freno posteriore: Disco singolo, Ø 220 mm
Pneumatico anteriore: 120/70 ZR17M/C
Pneumatico posteriore: 190/55 ZR17M/C
Dimensioni
Lunghezza: 2.070 mm
Larghezza: 715 mm
Altezza: 1.130 mm
Altezza sella: 835 mm
Interasse: 1.415 mm
Altezza minima da terra: 135 mm
Peso in ordine di marcia: 206 kg
Capacità serbatoio: 18 litri
Serbatoio olio: 3,73 litri
Dati soggetti a revisione, senza preavviso.
Yamaha YZF-R1 2009:
Per me bisognerebbe far leva sulla "cultura della moto sportiva" e soprattutto sulle capacità di guida e sul buonsenso dei singoli individui magari tenendo conto anche delle esperienze passate di coloro che si avvicinano a questo tipo di prodotti.
Una mezza idea l'ho in testa...
Scheda Tecnica
Motore
Tipo:Raffreddato a liquido, 4 tempi, DOHC, 4 valvole, 4 cilindri paralleli, inclinati in avanti
Cilindrata: 998 cc
Alesaggio x corsa: 78,0 x 52,2 mm
Rapporto di compressione: 12,7:1
Potenza massima: 133,9 kW (182 CV) a 12.500 giri/min.
Coppia massima: 115,5 Nm (11,8 kg-m) a 10.000 giri/min.
Lubrificazione: Carter umido
Alimentazione: Iniezione
Frizione: In bagno d'olio a dischi multipli
Accensione: TCI
Avviamento: Elettrico
Cambio: 6 marce, sempre in presa
Trasmissione: Catena
Ciclistica
Telaio: Deltabox in alluminio
Sospensione anteriore: Forcella telescopica Ø 43 mm
Escursione anteriore: 120 mm
Sospensione posteriore: Forcellone oscillante a leveraggi progressivi
Escursione posteriore: 120 mm
Angolo di sterzo: 24°
Avancorsa: 102 mm
Freno anteriore: Doppio disco, Ø 310 mm
Freno posteriore: Disco singolo, Ø 220 mm
Pneumatico anteriore: 120/70 ZR17M/C
Pneumatico posteriore: 190/55 ZR17M/C
Dimensioni
Lunghezza: 2.070 mm
Larghezza: 715 mm
Altezza: 1.130 mm
Altezza sella: 835 mm
Interasse: 1.415 mm
Altezza minima da terra: 135 mm
Peso in ordine di marcia: 206 kg
Capacità serbatoio: 18 litri
Serbatoio olio: 3,73 litri
Dati soggetti a revisione, senza preavviso.
Yamaha YZF-R1 2009:
Yamaha YZF- R1 2009 (Usa):
Foto: Motoblog, Yamaha Italia e Yamaha USA
12 commenti:
scarichi inguardabili... a mio parere... si salvano solo in versione nero matt
Io non le strozzerei queste belve... (come citato nell'articolo...)
Non le venderei proprio per girare in strada!!!
Giu' il prezzo, e moto non targate, solo pista...
Non è il genere di moto che adoro, si sarà ormai capito, però il telio e forcellone violacei sono davvero motlo aggressivi...anche se la Benelli TNT li aveva già cosi da tempo...come dire...
...Italian Do It Better....
DELUSO !
(dall'estetica)
in effetti la linea non è il massimo...ma il frontale non riesco proprio a mandarlo giù. E' più forte di me. Per quanto riguarda il telaio, apprezzo la volontà di innovare con colori diversi...non è una novità in assoluto (in America già l'anno scorso la zzr 1400 aveva una colorazione simile), ma è comunque un segno di cambiamento.
Oberdan aspetto di pubblicare una tua R1!! ;)
Davide la TNT ha un telaio in tubi, e tra Brutale e Ducati, era capitato di vederlo in altre colorazioni (magari non molto sgargianti...). Un telaio in alluminio verniciato cosi è abbastanza inusuale!
@anonimo: la FZ1 della Yamaha, ha 150 cv all'albero...è una naked! Facciamo da pista anche le naked? In Francia, avranno "il piacere" di gustarsi la nuova R1 con 100 cv... e la moto ne ha 182!
e non mi pare che in Francia non ci siano vittime sulle strade. Per me bisognerebbe creare una sorta di "identikit" del motociclista che si avvicina a questo tipo di moto, basato sulle moto possedute, sulle capacità di guida, e anche su eventuali corsi di guida effettuati. Non è concepibile salire su una moto del genere senza
esperienza e senza cervello.
"...bisognerebbe creare una sorta di "identikit" del motociclista che si avvicina a questo tipo di moto, basato sulle moto possedute..."
concordo: fatevelo dire da uno che ha guidato moto custom per 15 anni e sta ancora prendendo confidenza con la street triple...
e' un po' come quando vai a fare sub: me ne frego se hai il brevetto di terzo livello, voglio vedere il log book e sapere da quanto tempo non ti immergi...
Viviamo in un paese di "pecorari" (con tutto il rispetto per i veri pecorari) che permettono a mia madre di comprarsi e guidare una R1 perchè la sua patente è stata rilasciata priam del tal anno, mentre io che guido la moto da anni ho dovuto attendere lo scatto di categoria e rifare l'esame per poter comprare una moto a potenza piena.....
Bah....
l'hanno rovinata...
io appena l'ho vista ho pensato alla Rieju Rs2...
bello che la punta di diamante Yamaha assomigli a una spagnola 125 a 4t di scarso successo...
Benvenuto speedmaster!
Io avevo notato una certa somiglianza con la Firebolt della Buell, la semicarenata scomparsa dai listini per far posto alla nuova sportiva con il motore Helicon.
Esteticamente hanno rovinato una moto che ha segnato un decennio di stile.Gli scarichi sono enormi,specialmente sotto ad un codino così piccolo e slanciato.E poi i fanali:ma alla Yamaha hanno preso uno stock di fari della Firebolt???Tecnicamente,invece,sembra mostruosa.Chissà che combinerà il prossimo anno in Sbk...
Tecnicamente è molto avanti. Comunque, per la cronaca, il Team Virgin del campionato britannico Superbike, sperimentò sulle R1 di 2-3 anni fa questo tipo di scoppi irregolari. Può darsi che la fase di sperimentazione di questo propulsore sia iniziata da li.
Penso che dopo il non plus-ultra in questo tipo di segmento sia rappresentato dal traction control e proprio dagli scoppi irregolari.
Chissà la suzuki...
sinceramente penso che sia molto bella,penso che questa volta la yamaha abbia optato per un design piu spigoloso, aggressivo e "diverso" dal solito...complimenti
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