domenica 7 settembre 2008

Davida "Racing Series" helmets

Il casco più sicuro in assoluto e l'unico che consiglio di indossare è sicuramente quello integrale. Esso infatti, consente la protezione della mandibola ed è in grado anche di riparare il viso da eventuali corpi estranei in modo più efficace rispetto ad un casco jet con visiera "lunga" e/o con barra proteggi-mandibola, accorgimento recentemente introdotto su alcune proposte.

I caschi oggetto del post, sono i jet inglesi dell'azienda Davida, rifiniti a mano e davvero splendidamente realizzati che faranno sicuramente breccia in tutti gli appassionati del motociclismo dei vecchi tempi.
La gamma Davida si articola su sei tipologie di caschi jet, purtroppo non tutti omologati. Nel caso siate interessati a qualche modello, consiglio innanzitutto di controllare l'eventuale omologazione.
La gamma di caschi che ha catturato la mia attenzione è la "Racing Series", composta da "jet" NON OMOLOGATI (quindi non conformi alle normative di sicurezza previste per i caschi da moto) contraddistinti non solo dalla tipica forma "a scodella" che caratterizzava i caschi dei piloti negli anni '50 ma anche da grafiche, perfettamente replicate nei disegni e nei colori, dei campioni del passato quali Geoff Duke, John Cooper, Umberto Masetti, Luigi Taveri e molti altri ancora. Per un ovvio discorso legato alla sicurezza, questi caschi possono essere utilizzati esclusivamente come oggetti da esposizione.
Vorrei catturare però la vostra attenzione soprattutto sugli enormi progressi che sono stati effettuati in questo campo rispetto a sessant'anni fa, dove con questo tipo di caschi e semplici indumenti in pelle i piloti correvano con moto non molto lontane dalle prestazioni di oggi ma con ben altri telai, gomme e sospensioni, in circuiti, spesso stradali, privi di air-fence, vie di fuga, "asfalti drenanti" e molti altri accorgimenti.

Francè

PS: i caschi del marchio inglese non hanno un distributore a cui far riferimento ma una serie di concessionari ai quali poter chiedere eventuali informazioni. Attraverso il sito web (in inglese) Davida, cliccando su "Dealers", potrete conoscere i concessionari italiani che trattano il marchio.

Link: Davida Helmets


Umberto Masetti:


Geoff Duke:


John Cooper:


Luigi Taveri:


Esso Gunnerson:


Martti Pesonen:


Heinz Rozner:


Ray Pickrell:


Hugh Anderson:


Robb Bron:


Eric Hinton:


John Blanchard:


Tommy Robb:


Peter Williams:


Ralph Bryans:


Foto: Davida Helmets

5 commenti:

Demonio Pellegrino ha detto...

mah, io non li comprerei...non sono un talebano dell'integrale (che alterno ad uno Schubert J1 con la mentoniera) ma con questi secondo me ti fai male anche se ti accarezzano la testa...

Si', comunque hai ragione: i progressi fatti sono enormi.

Francè ha detto...

beh demonio, questi caschi, esposti magari in una teca, fanno la loro porca figura...anzi spero che qualche casa si decida a proporre alcune grafiche davvero molto "racer" magari proprio su un integrale

Dave67 ha detto...

bè tutto sommato credo abbiano il loro giusto fascino cavalcando qualche bella moto d'epoca a "passeggio" per raduni e rivisitazioni, ove la velocità non esiste, ma il piacere di una certa sensazione storica...si.

Il Nipote ha detto...

Francè, ho letto tempo fa che proprio Davida sta cercando di produrre un'integale in stile "Vintage".
Può sembrare assurdo ma si sono accorti che la richiesta è davvero alta e sono all'opera da tempo.
Queste le parole del proprietario dell'azienda.

Comunque oltre a queste "scodelle" (bellissime) propongono anche jet classici, decisamente più "sostanziosi" e più imbottiti, ma non per questo meno ricchi di fascino.

Francè ha detto...

esatto Davide..l'intervista la lessi anche io...ma circa un annetto fa se non vado errato. Sul sito ancora niente...Sono molto curioso di vederli.

I jet sono davvero ben rifiniti, e in particolare un pò di tempo fa era presente (sul jet) la replica di Mike Hailwood che era spettacolare. Il figlio di Mike ha deciso poi di dare i diritti della grafica all'italiana Nolan/X-lite. Infatti da quest'anno ci sono le repliche storiche davvero molto belle. Ne ho anche parlato tempo fa sul blog

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