domenica 23 novembre 2008

Kawasaki GPZ 900 R by Advantage

La Kawasaki GPZ 900 R può essere considerata una delle pietre miliari non solo nella storia della casa di Akashi ma anche nella storia del motociclismo. Questa quadricilindrica raffreddata a liquido vede i natali nel 1984 ed esce di produzione nel 1999, dopo una serie di versioni che si sono succedute nel corso degli anni e una commercializzazione riservata al solo Giappone.

La particolarità di questa moto risiedeva non solo nelle prestazioni fornite dal suo quattro cilindri ma anche in una eccezionale tenuta di strada che permetteva di percorrere le curve a velocità impensabili per qualsiasi moto di pari cilindrata e potenza di quell'epoca.
La frenata non rappresentava un punto debole della moto, altro vantaggio importante sulle dirette avversarie. Inoltre, il quattro cilindri in linea a 16 valvole, raffreddato a liquido e alimentato a carburatori della GPZ 900 R, ha contribuito non poco nel creare la fama dei motori Kawasaki, dotati di prestazioni straordinarie rispetto alla concorrenza giapponese ed europea.
Pensate che il propulsore della GPZ 900 R era in grado di erogare circa 115 cv e permettere alla moto di raggiungere i 250 km/h di velocità massima!

La GPZ 900 R può essere considerata uno dei successi più grandi della Kawasaki che ha venduto circa 70.000 esemplari di questo modello in quasi quindici anni di produzione. I fan di questa moto sono ancora molti, e mi auguro che la Kawasaki prima o poi torni con una moto simile sul mercato. Le foto in basso ritraggono due colorazioni dell'ultima serie di GPZ 900 R venduta nel solo Giappone.



Della Advantage vi ho già parlato in più occasioni, e la special che presento oggi è basata su una splendida GPZ 900 R che ha subito degli importanti aggiornamenti nel reparto ciclistico e motoristico. Questi ragazzi giapponesi non hanno stravolto le linee della moto, ma hanno adattato componenti moderni e performanti quali cerchi Exact, l'impianto di scarico completo 4 in 1 Advantage, componenti frizione F.C.C, la forcella Showa e il monoammortizzatore Ohlins.

Il forcellone è stato sostituito con una splendida unità dotata di capriata di rinforzo inferiore, simile a quelle usate nelle varie 8 ore di Suzuka dai team giapponesi che hanno corso con la GPZ. Tutto il reparto freni è stato sostituito: ci sono nuove pinze a sei pistoncini e una nuova pompa radiale, tutto marchiato Nissin. Nuovi sono i freni a disco, il radiatore dell'olio, e tutte le tubazioni in treccia metallica, che rendono la moto molto più "racing". La GPZ trasformata dalla Advantage è priva della carena, estesa ai lati del radiatore dell'acqua e al basamento del propusore, installata sul modello originale.
Voglio farvi notare anche le nuove pedane e la nuova posizione di guida, non più caratterizzata dai piccoli semimanubri ma modificata con un manubrio "naked" che ha comportato anche la sostituzione della piastra superiore della forcella.

I miei complimenti a questi ragazzi!

Francè












Foto: xici.net e Advantage Japan

11 commenti:

Il Nipote ha detto...

Cavolo sono rimasto un pò arretrato coi post!!

Inziamo da quest'ultimo..bellissimo come sempre.
La GPZ ha fatto storia vederla tornare ai nostri tempi con qualche bell'accorgimento tecnico che ne esalta senza stravolgerne le linee non può che far piacere!!

Bella bella...capisco sempre più perchè era l'oggetto del desiderio di quegli anni!

Francè ha detto...

La GPZ è intramontabile nel vero senso della parola...probabilmente era diventato impossibile farla rientrare nelle normative antinquinamento...peccato.
Secondo me direbbe ancora la sua in termini di vendite...proprio come la prima V-Max

Dave67 ha detto...

complimenti Francè, non sbagli mai un post !!!
La GPZ 900 è un mito come giustamente da te ricordato... poi quella livrea verde è il massimo !
In effetti questi ragazzi Japp hanno capito tutto, almeno dal mio punto di vista..., certe moto oramai sono un cult, un vintage, un classico, quello che volete, e sarebbe forse "inutile" un totale stravolgimento. Adottare quindi la politica dei "piccoli", "pochi", ma "giusti" accorgimenti (modifiche) è semplicemente valorizzare ma nel rispetto della tradizione e del design dell'epoca.
Bello :)

Francè ha detto...

Esatto Dave è proprio cosi...e le belve da mostrarvi non sono finite!

stefano ha detto...

E' una goduria leggere il tuo blog! Quando poi compaiono cafè racer o miti degli anni '80 son proprio felice: ho posato il mio regale sedere su un Kawa Z400 e ora su un VFR750F che stà per compiere i suoi primi vent'anni.

Francè ha detto...

Benvenuto Stefano!
al Cafè, e i miei "clienti assidui" lo sanno, le moto anni '80 sono considerate quasi delle figlie...sia perchè sono un pò nostalgico dei carburatori e dei motori urlanti ed euro 0 e sia perchè hanno rappresentato una vera e propria epoca motociclistica nel quale si riusciva ancora a stupire e a progettare moto con assoluta Passione.

stefano ha detto...

Grazie del benvenuto! Passerò a trovarti spesso ;)
Lode ai carburatori!

Francè ha detto...

sempre!

Anonimo ha detto...

ciao, è la prima volta ke vengo a trovarvi e da amante del GPZ (adesso ho un GPZ 600r del '85) sono rimasto colpito dal post complimenti all'autore....verrò a trovarvi spesso ciao loran

magnum62 ha detto...

ciao ragazzi ho gia provato a fare un commento ma non è uscito va bè non sono d'accordo sulle rivoluzioni tecniche apportate nel tempo sulla 900 r io ne ho un a dal 1984 e ci tengo a mantenerla in condizioni originali la bellezza di questa moto è ciò bche ha dato allora e che che continua a trasmetterci se no perche non comprare una moto attuale per avere tutte le diavolerie che a voi piacciono ?n

alfredo ha detto...

ciao potrei sapere che tipo di piastra superiore del manubrio hai montato e il prezzo

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