Con la sezione "Design Corner", il mio intento è di completare la panoramica dei designer di motociclette. Inserirò quindi in questa sezione, non solo i centri stile divenuti famosi per le loro realizzazioni, ma anche creatori, più o meno noti, che propongono i loro disegni, rendering, o bozzetti. Non escludo, inoltre, la possibilità di inserire anche "creatori occasionali" che mi capiterà di incontrare in rete.
Luca Bar è un giovane disegnatore italiano con differenti esperienze in grafica, produzione e in altri campi del design. Inoltre è membro, cosi come il "nostro" Oberdan Bezzi, della Motorcycle Design Association, creata nel 2001 da Glynn Kerr e Francois-Marie Dumas.
I bozzetti che vi presento oggi sono alcune delle sue realizzazioni (a mio avviso le più belle) che ho scovato nel sito web, di cui c'è il link in basso. Cliccate sulle foto, per osservare in alta definizione, i particolari delle moto.
I bozzetti che vi presento oggi sono alcune delle sue realizzazioni (a mio avviso le più belle) che ho scovato nel sito web, di cui c'è il link in basso. Cliccate sulle foto, per osservare in alta definizione, i particolari delle moto.
Buell Rod
Prima che la Buell mostrasse il bicilindrico Helicon creato dall'austriaca Rotax, di cui vi ho già parlato, si vociferava l'inserimento nella gamma Buell del motore Revolution installato sulle Harley Davidson della famiglia VRod.
L'interpretazione di Bar col motore Harley raffreddato a liquido, è molto simile alla (ex) sportiva di casa Buell, la XB Firebolt, non più importata in Italia dal 2008 e che forse ricorderete. La moto creata da Bar conserva gli elementi chiave delle Buell quali disco anteriore perimetrale e la generale compattezza delle forme, quest'ultima caratteristica è stata mantenuta nonostante le generose dimensioni del propulsore Harley che per l'occasione è stato dotato di trasmissione finale a catena.
L'interpretazione di Bar col motore Harley raffreddato a liquido, è molto simile alla (ex) sportiva di casa Buell, la XB Firebolt, non più importata in Italia dal 2008 e che forse ricorderete. La moto creata da Bar conserva gli elementi chiave delle Buell quali disco anteriore perimetrale e la generale compattezza delle forme, quest'ultima caratteristica è stata mantenuta nonostante le generose dimensioni del propulsore Harley che per l'occasione è stato dotato di trasmissione finale a catena.
Aprilia Streetbike 549 V2
La seconda proposta è una fun-bike/naked su base Aprilia. Il motore bicilindrico della supermotard SXV nella cilindrata di 550 cc è installato in un telaio di derivazione supermotard con "accessori racing" quali freni wave e pinze ad attacco radiale. Molto bello l'accostamento cromatico, e anche lo stile generale della moto, che miscela carattere da corsa e divertimento assoluto tra i cordoli di un circuito. La moto, nata con lo "spirito delle corse urbane" (urban racing spirit), mi sembra troppo estrema per tale uso. Le testate verniciate in rosso del propulsore bicilindrico, secondo me, sono superbe.
Moto Guzzi S4
La terza proposta nasce su meccanica Guzzi. Cromaticamente simile alle 750 S3 degli anni '70, questa bicilindrica italiana vuole rinverdire i fasti della sua antenata, utilizzando il nuovo propulsore a quattro valvole e uno stile decisamente meno corsaiolo. Sostanzialmente una sport-naked per i nostalgici del marchio di Mandello del Lario. Molto belli gli scarichi a fetta di salame che fuoriescono dal codone. Avrei preferito un disegno più elaborato dei cerchi.
Beta 350 Scrambler & Cafè Racer
Questa proposta è basata sulle moto Beta, la cui gamma oggi consiste in moto da supermotard, trial e cruiser di "taglia" piccola, che utilizzano il monocilindrico Suzuki di 350 cc.
Nella gamma della casa italiana mancano moto stradali e vintage, per cui Bar propone una moto "modulare" che con poche modifiche in fabbrica, può diventare cafè racer o scrambler.
Nella gamma della casa italiana mancano moto stradali e vintage, per cui Bar propone una moto "modulare" che con poche modifiche in fabbrica, può diventare cafè racer o scrambler.
Ducati
L'ultima proposta è una cafè racer monoposto su base Ducati. Data la presenza del singolo disco anteriore è ipotizzabile che la moto sia dotata di un bicilindrico non molto potente. Il forcellone della Monster e la forcella a steli tradizionali prefigurano un prezzo d'acquisto contenuto. Molto bello il codone e anche la forma del serbatoio, per una bicilindrica che in cilindrata ridotta, ricalca i fasti della 750 Sport degli anni '70.
A voi la parola ora...
Disegni: Bar-Design e Motorcycle Design Association