Una delle più moto più affascinanti proposte dalla casa motociclistica francese Voxan, è sicuramente la racer denominata Charade. Questa bicilindrica, presentata al salone di Parigi del 2005 e disegnata da Sacha Lakic, non è molto conosciuta (anche dopo tre anni dalla sua prima apparizione) soprattutto per i problemi finanziari che hanno afflitto in questi ultimi anni la casa e che quindi non ha potuto pubblicizzarla a dovere.
La linea della moto è sicuramente il pezzo forte dato che trae ispirazione dalle moto da endurance anni '70. Purtroppo il filone delle "endurance racer" al momento non è molto considerato dai centri stile delle case, e a parte il prototipo Honda CB 1100 R di cui vi ho già parlato e la Suzuki GS 1200 SS uscita di produzione tempo fa e venduta nel solo Giappone, la Voxan è l'unica che propone questo genere di moto, peraltro a me molto gradito. L'unico appunto, riguardo lo stile della Charade, lo faccio al giro di collettori visibile dal lato sinistro, secondo me poco intonato alle linee della moto.
Il propulsore che equipaggia la Charade è, come per tutte le Voxan, un twin di 72° con quattro valvole per cilindro, e una cilindrata di 996 cc. Per la versione francese vengono rilevati 100 cv di potenza massima (massimo valore di potenza ammissibile per il codice stradale francese) a 8000 giri/min. L'elevata qualità di questa proposta risiede soprattutto nella componentistica adottata: impianto frenante Beringer (pinze, pompe, dischi e leve), ammortizzatore posteriore Bos, serbatoio in alluminio, scarichi Remus e cerchi Marchesini. In alcune foto, ci sono esemplari dotati di una splendida forcella a steli rovesciati Paioli.
La Voxan sul suo sito web esalta le doti ciclistiche della Charade e la scelta di proporla solo in versione monoposto probabilmente intende sottolineare maggiormente le caratteristiche corsaiole di questa bicilindrica.
La Voxan sul suo sito web esalta le doti ciclistiche della Charade e la scelta di proporla solo in versione monoposto probabilmente intende sottolineare maggiormente le caratteristiche corsaiole di questa bicilindrica.
Davvero molto azzeccata l'unica colorazione disponibile, basata sull'abbinamento dei colori grigio-rosso. Quest'ultimo colore è richiamato anche dalle particolari flangie dei dischi freno Beringer, utilizzati anche da diversi team nel campionato mondiale Endurance.
Il prezzo, stimato in 20.500 euro e davvero molto elevato, la rendono una moto non proprio alla portata di tutti. Un costo cosi alto lo trovo giustificato solo in parte soprattutto perchè, a parte le parti speciali di assoluto valore, la meccanica è praticamente comune alle altre moto presenti nel listino della casa francese. Il prezzo, insieme alla scarsa diffusione del marchio, è forse uno dei più grandi punti deboli della Charade, dato che attualmente di concorrenti dirette della Charade sul mercato non c'è proprio traccia. La possibilità di ritagliarsi una stretta cerchia di appassionati credo possa presentarsi solo qualora vengano meno questi aspetti molto importanti.
Sinceramente mi sarebbe piaciuto vedere la Charade con un bel paio di cerchi a raggi, in modo tale da esaltare l'aspetto da "old racer" della moto.
Francè
Foto: Mototribu e Arpem.com
3 commenti:
sara' che sono prevenuto, ma io le voxan non le sopporto.
Io invece sarà che sono diverse, sarà quel motore fatto un pò cosi...alcuni modellili trovo stupendi!!!
Ma forse è perchè apprezzo le cose poco comuni, e allora non sono oggettivo!!
Demonio ma la tua Aprilia è davvero cosi mal messa??
questa moto è bellissima.... quel cupolino che ricorda l'ultimo Le Mans...
La Voxan meriterebbe molto, molto di più, almeno per il coraggio dell'interpretazione della "moto", diversa dai soliti "moderni" cliches !
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