martedì 30 giugno 2009

Moto Guzzi Le Mans 1000 Racer by Ritmo Sereno

Oltre alla bellissima Bmw di cui vi ho parlato qualche giorno fa, i ragazzi della Ritmo Sereno mi hanno stupito per un'altra fantastica racer basata sulla Moto Guzzi Le Mans 1000 (prima foto in basso). Purtroppo tutte le migliorie apportate alla moto sono descritte in lingua giapponese, e come per la Bmw, è molto difficile entrare nel dettaglio.

Da ciò che è possibile osservare dalle foto le modifiche che hanno interessato questa bicilindrica italiana, destinata ad un utilizzo esclusivamente "racing", riguardano sia il motore che la ciclistica. Il bicilindrico ad aste e bilancieri di Mandello del Lario ha ricevuto due splendidi carburatori Keihin FCR da 39 mm e nuovi collettori 2 in 1 con relativo terminale in alluminio.
Dal punto di vista ciclistico, oltre al vistoso alleggerimento generale, è l'impianto frenante il reparto che ha subito le maggiori modifiche: e' possibile osservare infatti una coppia di pinze Brembo con pompa radiale.

Stilisticamente la moto mi ha colpito non solo per la sua colorazione, abbastanza inusuale ma molto azzeccata, ma anche per il semicupolino, per le tabelle portanumero che celano parzialmente gli ammortizzatori posteriori e per il minuto codino.

Rinnovo i miei più vivi complimenti alla Ritmo Sereno e, anche per questa Guzzi confermo ciò che ho scritto per la Bmw: è un peccato che questo atelier non l'abbia costruita in versione stradale!






Colgo l'occasione per porgere un profondo e doloroso pensiero alle vittime della gravissima strage che ha colpito questa notte la città di Viareggio. Credo non ci siano parole per definire quello che è accaduto.

Francè















Foto: Ritmo Sereno

sabato 27 giugno 2009

...e 100!


Semplicemente GRAZIE.

Francè

Foto: Yamaha Racing

venerdì 26 giugno 2009

Bezzi #10

La recente produzione motociclistica della Bimota è caratterizzata esclusivamente dall'adozione dei bicilindrici Ducati sia a due che a quattro valvole. In passato la casa riminese ha equipaggiato le sue splendide e curatissime motociclette con i più disparati propulsori, e nonostante le ottime qualità dei motori costruiti a Borgo Panigale, questa fornitura "monomarca" non rispecchia in pieno la tradizione della fabbrica situata in Via Giaccaglia.
Nell'ottica di un'eventuale espansione della casa riminese, quindi, è lecito pensare che i propulsori montati sulle Bimota possano essere anche costruiti al di fuori degli stabilimenti Ducati.

Da ormai qualche anno, rimanendo sempre in territorio emiliano e più precisamente a Casalecchio di Reno, viene realizzato dalla Moto Morini uno splendido bicilindrico a V di 87° capace di circa 140 cv e denominato "Bialbero Corsa Corta".
Perchè quindi non immaginare delle Bimota motorizzate Morini? Oberdan Bezzi ha realizzato in tempi diversi degli splendidi bozzetti che ho riportato in ordine di esecuzione...

MMB-1 & MMB-2 "First Edition"
La MMB-1 è una "streetfighter" caratterizzata, come tutta la produzione della casa riminese, da un superlativo telaio, realizzato sia con elementi in tubi e sia con piastre in alluminio.
Classici doppi ammortizzatori, forcella a steli rovesciati con pinze Brembo ad attacco radiale, fari a led e linee spigolose fanno da cornice al Bialbero Corsa Corta.
Tutte le naked di pari categoria sono avvisate...anche se le dirette rivali, soprattutto per questioni di prezzo sarebbero limitate, per quanto riguarda la produzione odierna, alla MV Brutale 1078 RR e alla Ducati Streetfighter S.


La MMB-2, che nella prima immagine è in versione "concept" strizza maggiormente l'occhio alle scrambler, anche se la contaminazione con il genere naked non è nascosta. La base tecnica è la medesima della MMB-1, ma magari con il bicilindrico della Morini depotenziato a 120 cv e un prezzo inferiore a quello della MMB-1 l'appetibilità di questa moto crescerebbe non poco...



MMB 1 & MMB 2 "Second Edition"

E se la Bimota realizzasse la sportiva che attualmente manca nella gamma della Moto Morini?

La MMB1 diventerebbe l'alternativa "vera" all'altra famosa bicilindrica italiana...con la recente sportiva DB7, se ci pensate, la Ducati non ha concesso l'utilizzo del motore 1198...in questo caso, con una maggiorazione in termini di cavalli (in Moto Morini dicono di aver visto anche i 180 cv!) le rivali diventerebbero anche le quadricilindriche quali Aprilia RSV4 ed Mv Agusta F4.
Anche se il prezzo rimarrebbe fuori dalla portata di molti, una moto del genere con la sua immancabile dote di fascino e ricercatezza si creerebbe comunque un piccolo stuolo di ammiratori...e anche papabili compratori!

Magari sulla stessa base si potrebbe creare anche una naked ad un prezzo leggermente inferiore, ma comunque ricercatissima sia nelle linee che nella dotazione tecnica...

Complimentissimi Oberdan ma...la Bimota potrebbe guardare anche verso Noale!

Francè

Tavole: Motosketches

martedì 23 giugno 2009

BMW R 80 Racer by Ritmo Sereno

Vi devo confidare che al Cafè sentivo la mancanza di una bella special su base BMW. Quando ho scovato questa splendida racer preparata dalla "Ritmo Sereno" - atelier giapponese specializzato prevalentemente nella realizzazione e vendita di special su base Guzzi e BMW - sono rimasto davvero senza parole. Ho sempre pensato che una moto da corsa, oltre ad andar forte e a possedere componenti di assoluta qualità, deve essere splendidamente rifinita e curata.
Questa Bmw sembra proprio avere tutte queste caratteristiche!
La base di partenza è una BMW R 80, naked dei primi anni '80, dotata di un bicilindrico boxer con due valvole per cilindro, raffreddamento ad aria e trasmissione finale ad albero.

Bmw R 80:


Le informazioni presenti su questa special sono tutte in giapponese ed è stato molto difficile risalire al tipo di interventi effettuati.
Il boxer della racer preparata dalla Ritmo Sereno ha subito modifiche di un certo rilievo: è possibile scorgere due splendidi carburatori Keihin FCR da 41 mm, il nuovo impianto di scarico 2 in 1 che termina con un silenziatore in alluminio di sezione ellittica, il nuovo radiatore dell'olio, i nuovi pistoni molto probabilmente ad alta compressione e una generale rivisitazione di tutti gli organi interni.

Dal punto di vista ciclistico la moto è stata dotata di un monoammortizzatore a gas e di una forcella tradizionale marchiata Ohlins (con relative piastre), di nuovi cerchi, e di un nuovo impianto frenante Brembo, decisamente più corsaiolo dell'unità installata originariamente.
Oltre alle splendide sovrastrutture caratterizzate dal codone con integrate le tabelle portanumero, dal particolare semicupolino e dal serbatoio della Bmw R60/5 del 1969-1973 merita una citazione la particolare colorazione "tributo", ispirata all'"Orange Daytona" della R90S del 1973-1975.

E' davvero un peccato che questa splendida bicilindrica sia esclusivamente adibita ad un utilizzo in pista! Complimenti alla Ritmo Sereno!

Francè















Foto: Ritmo Sereno e Bmbikes.co.uk

domenica 21 giugno 2009

Motociclisti...strana, meravigliosa gente!


"Una volta, qualche anno fa, il papà di uno di noi che ora non c’è più, il papà di un Angelo con il #24 sul cupolino e nel cuore ci ha definiti cosi: “… Mi aveva tanto parlato di voi, ma a dire il vero non lo avevo mai ascoltato più di tanto, ma essendo un gran “capoccione” me li ha voluti far conoscere uno ad uno, questi ragazzi da abbracciare e baciare come figli propri, immersi in quelle loro tute di pelle, con i loro caschi sgargianti, tutti veri DURI!
Gente che su strada non abbassa mai lo sguardo. Ma provate ad alzare loro quelle visiere scure da marziani e troverete occhi splendidi, puliti, gonfi di quelle lacrime vere in cui puoi annegare ed arrivare fino infondo alla loro anima per vedere com’è candida. Provate poi a togliergli quelle tute e troverete al loro interno dei bambinoni innamorati della vita, dei week-end a bistecche e salsicce, ma ancora tanto bisognosi di un padre o di una madre che li prenda per mano quando la sorte inizia a giocare duro.
"

Si dice che ogni volta che saliamo in sella ai nostri destrieri insieme a noi salgano pure Angeli e Diavoli… È vero!
Rappresentano quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di emozioni che a volte il cuore pare voler saltar via dal petto e mettersi a correre, ad urlare.
Diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e violenta che lo schizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza passare dal via, lasciandoti i tremori per lunghissimi interminabili minuti, e angeli che portano il volto e la voce di chi non è più con noi, dei nostri affetti, delle nostre paure ed esperienze costruite sulle nostra ossa rotte. Sì, è vero, in moto si muore, capita… può capitare ad ognuno di noi e ci si fa male, tanto male, ma quanta vita si trasforma in ricordi bellissimi, in attimi eterni, in risate così fragorose da far tornare il sole anche in una fredda e piovosa giornata di novembre?

Parlate con ognuno di noi e fatevi raccontare un giro, un aneddoto, una curva e perdetevi in quello sguardo che comincia a scintillare, nelle risate, nel sorriso che, spontaneo, stira gli angoli del viso e distende la fronte…

Parlate con ognuno di noi e chiedetegli cosa sarebbe di lui se un giorno dovesse rinunciare a questa passione e preparatevi a sentire l’urlo del silenzio, a vedere quello sguardo di bimbo diventare lo sguardo di un marinaio costretto a vivere a terra con il mare in vista o di un pilota che guarda il cielo ancorato a terra…
In moto si muore, è vero… ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso…

E se ancora non lo avete capito… beh, lasciate perdere, non lo capirete mai…
Ma se un domani, andando al mare con la vostra famiglia automobilisticamente corretta, dovesse sopraggiungere uno di Noi e vedreste vostro figlio girarsi di scatto e salutare sbracciando come un pazzo, rinunciate a capire anche lui…
Lui che nella sua incoscienza vede in Noi quella scintilla che voi non siete stati capaci di scorgere.
E se vedrete il Motociclista ricambiare il saluto… beh, non c’è nulla di strano sapete?
Tra Angeli in terra ci si saluta sempre…
Ma questo, chi ha perso le ali, non lo ricorda…"

Motociclisti… strana, meravigliosa gente!

Testo composto da Icy
Video: YouTube

giovedì 18 giugno 2009

Buell "UntouchBuell" Special by Brian Peterson

Avevo intenzione di parlarvi di questa fantastica realizzazione su base Buell da molto tempo, ma la mancanza di foto e di informazioni non mi ha mai permesso di stendere un post adeguato. Come spesso accade in rete ciò che si cerca da mesi..."spunta" poi improvvisamente quando meno ci si aspetta.

Questa special è stata realizzata da Bryan Petersen, ventitreenne di origine americana e la base di partenza di questa cafè racer è una Buell XB12R Firebolt del 2004 (ultime foto sotto) a cui sono state apportate una serie di importanti modifiche che hanno cambiato principalmente l'aspetto estetico. Sono stati installati diversi componenti provenienti da diverse moto: il forcellone monobraccio di una Triumph 955, le sospensioni Ohlins prelevate da una Ducati 999 e l'ammortizzatore di sterzo di una Ducati 916.
Il faro è stato realizzato ex-novo e per quanto riguarda il codone, esso mi sembra sia stato modificato partendo da quello di una Ducati 999.

Le particolarità di questa moto sono molteplici: il freno a disco posizionato coassialmente al pignone (la cinghia è stata sostituita da una catena) e quindi completamente svincolato dalla ruota posteriore, il cerchio anteriore Marchesini opportunamente modificato per l'adozione del doppio freno a disco perimetrale, le particolari travi che reggono il gruppo sella, e il copri-serbatoio (nelle Buell della serie XB il carburante è collocato all'interno del telaio) in carbonio.
Il bicilindrico Harley ad aste e bilancieri, a parte l'adozione di un nuovo scarico, non mi sembra abbia ricevuto particolari modifiche.

Che spettacolo!

Francè
















Buell XB12R Firebolt:



Foto: Moto Caradisiac e Bikewalls