lunedì 28 febbraio 2011

Kawasaki Z1 RCM-040 by Sanctuary Tokyo West

La ricetta è sempre la stessa: una "cult bike" degli anni '70-'80, componentistica moderna, quote ciclistiche al passo con i tempi e nessun stravolgimento del look originario. Con questi efficaci ingredienti l'atelier nipponico AC Sanctuary è diventato uno dei più famosi "chef" in grado di trasformare (e rendere attualissime) le splendide Kawasaki Z a quattro cilindri.

La moto che vi mostro oggi è una Kawasaki Z1 900 caratterizzata da una colorazione alquanto particolare: un abbinamento bordeaux-viola che, anche se non propriamente azzeccato, consente ugualmente di apprezzare le splendide forme di questa roadster. La prima volta che ho visto questa moto e la sua particolare livrea, mi è venuta in mente la mitica Speed Triple in uno dei suoi colori più rappresentativi: il mitico "Nuclear Red".

La ciclistica è stata modificata: al retrotreno è presente un nuovo forcellone con capriata di rinforzo inferiore (che avrei verniciato in nero) mentre nella zona anteriore della moto si scorge una nuova forcella con piastre dedicate ospitanti i semimanubri.
Anche l'impianto frenante è inedito: sono presenti nuovi freni a disco morsi da pinze Beringer anodizzate. Il motore, probabilmente rivisto anche internamente, ha ricevuto un nuovo scarico 4 in 1 e nuovi carburatori.

Dopo la W800 mi auguro che la Kawasaki possa allargare la gamma vintage con un'erede della mitica Z1, sulla falsariga di quanto proposto poco tempo fa dalla Honda con la CB 1100.

Francè










Foto: Sanctuary Tokyo West

venerdì 25 febbraio 2011

Talamo #33


"C'è un ponte.

Questo ponte sta sopra un'autostrada muta.

Sull'asfalto, delle righe bianche, come addormentate.
Attorno è buio.
Sul ponte c'è una motocicletta.

Accanto un uomo.

Ogni tanto, da lontano, cresce un suono.
Che diventa sibilo e poi tuono.

Che dopo un attimo va a perdersi laggiù nella notte.

O nella nebbia che certamente riposa più in là.
Sul ponte nessuno.

Solo l'uomo. E la forma scura della sua motocicletta.

Questa morocicletta ha motore potente ed aspetto tranquillo.

Potrebbe essere molto vecchia.

Sotto alla motocicletta sta un pò d'olio.
Giusto un segno.
Come una carezza.

L'uomo è seduto.
La testa tra le mani guarda l'autostrada.
Ma forse non vede.
Piccole automobili adesso passano velocissime.

Una distanza che non sa dire, sta tra lui e le lucine che
corrono via più in là.

L'uomo una volta faceva parte di quella corsa disordinata.
Adesso è passato molto tempo da allora."


Carlo Talamo


Foto: Fedro Triple

giovedì 24 febbraio 2011

Photo #59 - Yamaha Team GP 500 1996



Suzuka 1996

Nr 9 - Norifumi Abe
Nr 65 - Loris Capirossi
Nr 12 - J.M. Bayle
Nr 10 - K. Roberts Jr

on

Yamaha YZR 500 OWJ1


Foto: Yamaha Japan

mercoledì 23 febbraio 2011

BMW R 100 RS Special #1 by Ritmo Sereno

Ricordate la BMW R80 Racer, realizzata dalla Ritmo Sereno, che ho pubblicato qualche tempo fa? Ho chiuso quel post con la speranza di vedere prima o poi una moto simile adibita all'uso stradale e sembra che sia si realizzata.

La special di cui vi parlo oggi è basata sulla BMW R 100 RS del 1991 ed è la replica stradale del bellissimo bombardone preparato da questo famoso atelier nipponico.
Il lavoro eseguito su questa bicilindrica ha dell'incredibile: la R 100 RS è stata trasformata in una cafè racer da infarto!

Il look riprende quello della sorella da corsa, con l'aggiunta di elementi indispensabili per l'uso stradale come il faro tondo, gli specchietti, gli indicatori di direzione (presenti solo posteriormente) ed anche un cavalletto centrale. Il colore, azzeccatissimo per una moto del genere, è il mitico "Orange Daytona" della R90 S, peraltro già visto sulla R80 Racer. Belle anche le tabelle portanumero a corredo dello squadrato codone monoposto, quest'ultimo ancorato ad un inedito telaietto reggisella.

Il boxer due valvole ha ricevuto due nuovi carburatori Keihin FCR, un nuovo impianto di scarico 2 in 1 ed anche uno snellimento generale a livello di basamento. Probabilmente il twin bavarese ha ricevuto anche altri interventi di cui purtroppo non si riesce a capirne l'entità.
Di mio gradimento i cilindri verniciati in nero, "affiancati" al corpo motore ed alle testate di colore grigio. Il peso, dai 230 Kg della versione base è sceso a circa 175 kg.
Da notare anche il nuovo supporto batteria e quello dell'olio, entrambi realizzati in alluminio. Avrei preferito, in tutta sincerità, un pò più di ordine a livello di cablaggi e tubazioni.
Novità anche al telaio, modificato, e al retrotreno: il freno a tamburo di serie è stato sostituito con un'unità a disco e noto differenze dal modello originale anche a livello di trasmissione finale.

Forcella (a steli tradizionali e con nuove piastre di sterzo) e mono Ohlins, freni Brembo, cerchi in lega e strumentazione racing completano la dotazione di questa BMW, che annovero tra le più belle moto mai viste al Cafè.

Sublime.

Francè
















Foto: Ritmo Sereno

lunedì 21 febbraio 2011

Honda RS 750 Scrambler by Cobra

Credo che uno dei migliori riconoscimenti per un preparatore di moto sia quello di vedere la propria "creatura" prodotta in grande serie da una casa costruttrice.
Nel 1996, in California, una custom Kawasaki (VN 1500) venne trasformata dalla Cobra Engineering, atelier specializzato in parti speciali capeggiato da Tim McCool e Ken Boyco, secondo i dettami delle celebri Indian Chief Roadmaster. La moto venne anche spedita in Giappone e qualche anno dopo, nei concessionari di tutto il mondo i motociclisti ebbero la possibilità di acquistare le Kawasaki VN 800 e 1500 "Drifter", fortemente ispirate al progetto originario della Cobra.


Recentemente questo atelier californiano, noto nell'ambiente degli scarichi e degli accessori after-market, partendo dalla recente Honda VT 750 S (in America denominata Shadow RS 750) ha proposto 5 bozzetti che ritraggono la bicilindrica Honda in 5 differenti "salse": scrambler, tracker, cafè racer, bobber e street-fighter. Solo le prime due, al momento, sono state realizzate.
L'esecutore materiale di queste specials è Denny Berg, capo della Special Projects Division della Cobra, che ha preparato queste due moto in circa 4 mesi.

Honda Shadow RS 750 2010:


Honda RS 750 Scrambler by Cobra

La moto di cui vi parlo oggi è ispirata alla Honda CL77 Scrambler degli anni '60, dalla quale è ripresa anche la veste cromatica. La bicilindrica di casa Honda non è stata modificata in maniera esasperata: gran parte della componentistica è ancora quella originale. Particolare attenzione è stata posta nella realizzazione e nella disposizione degli scarichi sovrapposti sul lato destro, che hanno implicato modifiche all'impianto elettrico ed ai pannelli laterali.

I dettagli estetici non si fermano però all'impianto di scarico: si può scorgere il filtro dell'aria cromato e "scrambler look", il manubrio con traversino, i soffietti sulla forcella, la sella modificata nell'imbottitura e nella tappezzeria e il serbatoio - di provenienza Honda - con tanto di "rilievo" centrale, di logo metallico old style e protezioni per il ginocchio in gomma. Sul cannotto di sterzo potete osservare anche il pomello di un frenasterzo!

Il motore, ad eccezione degli scarichi e del filtro aria non ha subito modifiche. Il telaio è stato rivisto esclusivamente nella sospensione posteriore con l'installazione di nuovi ammortizzatori, riposizionati rispetto alle unità originali.
La somiglianza tra la CL77 e questa Scrambler è davvero notevole anche se l'impostazione custom della VT/RS rende visivamente un pò "pesante" tutto il look. La vistosa colorazione rossa del telaio inoltre, non aiuta a snellire l'insieme.

Considerando le modifiche non invasive ed il crescente interesse per il segmento vintage, credo proprio che la Honda debba valutare attentamente questa scrambler preparata dalla Cobra. Forse per questo tipo di moto è più indicato un monocilindrico, ma non è poi cosi difficile immaginare, in un futuro non tanto lontano, una serie di scrambler con motore Ducati, Kawasaki (W 800) da affiancare alla sempreverde Triumph Scrambler 800 e alla probabile Moto Guzzi V7 Scrambler presentata ai concessionari Piaggio poco tempo fa.

Francè
















Honda CL77 305 Scrambler 1967:






Foto: Cobra Usa, Jarlef.no, Honda Museum e Bikewalls

venerdì 18 febbraio 2011

Yamaha XS 650 Special #1

La seconda special su base Yamaha XS 650 che vi mostro nel blog l'ho scovata sul portale Flickr e le immagini che la ritraggono appartengono all'utente "jano2106".

La moto, fotografata in occasione del Bol D'Or Classic del 2009 (tenutosi sul circuito francese di Magny Cours), presenta tutte le caratteristiche proprie di una moto d'epoca trasformata in racer: semimanubri, codone monoposto con relativa sella in neoprene e due inediti scarichi che percorrono la moto longitudinalmente. Da notare la nuova forcella, la strumentazione, l'impianto frenante anteriore ora a doppio disco, il puntale ed anche il faro, elemento prettamente stradale che indica un possibile doppio utilizzo del mezzo.
Molto bella inoltre la colorazione "racing" che rende la moto immediatamente riconoscibile e moderna.

L'adesivo "Heiden Tuning" presente sul codone non sembra casuale: si riferisce ad un atelier tedesco specializzato nell'elaborazione del twin nipponico Yamaha e ciò lascia presupporre un intervento "consistent" sul propulsore giapponese, soprattutto considerando l'assetto "pronto pista" delle immagini.

Francè











Foto: Flickr