giovedì 31 dicembre 2009

Buon 2010!!!

Sinceri Auguri di fine anno, sperando in un 2010 pieno di km e Passione in sella alle nostre amate motociclette!

Buon 2010!!!

Francè


Foto: Vladstudio

martedì 29 dicembre 2009

Photo #44 - Cagiva 500 C593 John Kocinski 1993

Splendida foto, in bianco, nero e...rosso di una delle più belle racer di tutti i tempi, realizzata dall'Ingegno, dalla Passione e dall'Amore degli italiani per quella meravigliosa forma metallica, dotata di Anima, che prende il nome di Motocicletta.

Semplicemente Superba!

Francè



Foto: Flickr

mercoledì 23 dicembre 2009

Buon Natale!

Tantissimissimi Auguri di Buon Natale a tutti i miei lettori!

Francè


Tavole: Luca Ruggeri

lunedì 21 dicembre 2009

Talamo #27

"Un pochettino di luna da guardare stasera.
Un pezzetto di prato dove sdraiarmi un pò.
Un fiore, uno soltanto, da annusare un istante.
Guardo il cielo della notte.
Un sorriso vorrei.
Per scaldare questo grande mondo
che si stende accanto.
Molto poco ho voluto dalla vita.
Molto di più la vita mi ha dato.
E sono felice adesso.
Che guardo attorno.
Che respiro l'aria.
Circondato di semplicità.
Più in là, luccica sul cavalletto, una motocicletta.
Che mi ha dato tanto."

Carlo Talamo

venerdì 18 dicembre 2009

Kawasaki Z 1000 R Special #1

Le molteplici specials su base Kawasaki Z che ho scovato un pò di tempo fa sul portale giapponese Bikebros.co.jp sono, a mio avviso, davvero degne di nota e mi sono ripromesso, nel momento in cui le ho trovate, che avrei condiviso con voi questi autentici "gioielli".
Anche in questo caso, purtroppo, le informazioni e le immagini della moto sono davvero scarse.

La base di partenza di questa realizzazione è la Kawasaki Z 1000 R dei primi anni '80 sapientemente modificata e resa attuale con pochi ritocchi estetici e sostanziali interventi tecnici. Il look tipico delle maxi anni '70 è rimasto intatto e il carattere da muscle-bike è stato esaltato dal possente retrotreno e dallo splendido terminale nero a megafono, prodotto dall'americana Kerker. Oltre alle nuove misure di pneumatici, la moto è stata resa più "equilibrata" nelle proporzioni anche con l'adozione del nuovo manubrio.

Dal punto di vista tecnico sono stati effettuati molti interventi che spaziano dal nuovo forcellone prodotto dal noto atelier nipponico OVER, alla nuova forcella a steli tradizionali su cui sono installate pinze Sumitomo di provenienza Yamaha. Decisamente splendidi i nuovi cerchi a razze prodotti dalla Galespeed. Anche il motore ha subito modifiche di un certo rilievo: oltre all'adozione del nuovo scarico e di nuovi carburatori Keihin, la cilindrata del quattro cilindri in linea di Akashi, originariamente di un litro, è stata innalzata a 1105 cc.

Semplicemente meravigliosa!

Francè






Foto: Bikebros.co.jp

mercoledì 16 dicembre 2009

lunedì 14 dicembre 2009

43rd GP Macao 2009

Una delle gare stradali motociclistiche più affascinanti e spettacolari viene organizzata annualmente sul circuito cittadino di Macao, piccolo territorio costiero situato in Cina ed ex colonia portoghese. L'edizione 2009 è stata vinta da Stuart Easton - pilota del team Hydrex Honda - vincitore anche della scorsa edizione.
Quest'anno la competizione è stata contraddistinta da una particolare novità: la partecipazione delle splendide Kawasaki ZX-10R del team PBM di Paul Bird (guidate quest'anno nel Mondiale Superbike da Broc Parkes e Makoto Tamada) che si sono dimostrate decisamente competitive.

Volevo catturare la vostra attenzione sulle foto e sul video della gara, davvero molto molto spettacolari e impressionanti. Come potrete facilmente notare, in questa gara non c'è assolutamente possibilità di sbagliare...

Senza parole!

Francè
















Foto: Motorcycle Usa
Video: YouTube

venerdì 11 dicembre 2009

Norton Commando 961 Series 2009

Una delle più belle novità motociclistiche di questo 2009 è rappresentata dalla rinascita del glorioso marchio britannico Norton.
L'aspetto realmente positivo risiede principalmente nel lavoro effettuato da Stuart Garner che ha raggruppato sotto un unico tetto societario la fabbrica del telaista inglese "Spondon" e le "varie" Norton (e le relative licenze) indecentemente frammentate e gestite in passato.

La prima moto della rinascita è la gloriosa Commando, modello non nuovo ma nato qualche anno fa dalla precedente gestione Norton dell'americano Kenny Dreer che nel 2006 ha dovuto cessare la produzione di questa twin (prodotta in quantitativi molto ridotti) per mancanza di fondi.
La cilindrata originaria del bicilindrico parallelo della "Norton Kenny Dreer" era di 952 cc, passata successivamente a 961 cc.

Norton Commando 952 & 961 SE "Kenny Dreer":



961 è il valore di cubatura da cui si è partiti per sviluppare la nuova gamma della rinata Norton totalmente "Made in England".
Tutta la gamma delle Commando adotta un twin parallelo a cinque rapporti, raffreddato ad aria, con distribuzione ad aste e bilancieri e 2 valvole per cilindro, capace di erogare circa 80 CV a 6500 giri/min e 90 Nm a 5200 giri/min rispettoso delle normative Euro 3. Il telaio è in tubi con olio integrato.
La gamma delle "nuove" Commando che debutteranno prossimamente sul mercato, presentata recentemente, consta di tre allestimenti che condividono la stessa base tecnica denominati Cafè Racer, Sport e SE.


Commando 961 Cafè Racer
L'allestimento "Cafè Racer" della Commando è il più sportivo: pinze ad attacco radiale Brembo, una splendida forcella a steli rovesciati Ohlins da 43 mm, semimanubri e un piccolo cupolino rendono questa bicilindrica unica nel suo genere dopo la scomparsa dai listini Ducati della Sport 1000, unica reale rivale soprattutto in termini di prestazioni. Davvero poco intonata al carattere da pura racer della moto la strumentazione, davvero troppo classica e priva di personalità, nonchè troppo poco inclinata.







Commando 961 Sport
La Commando 961 Sport è l'alternativa inglese alla Ducati GT 1000 e alla nuova Honda CB 1100 rivali nel segmento "vintage" soprattutto considerando, come nel caso dell'allestimento Cafè Racer, la "cavalleria" delle rivali. Rispetto alla versione "americana" questa versione della Commando ha guadagnato degli splendidi cerchi a raggi che, a mio avviso, rendono più classica del dovuto una linea comunque moderna e davvero molto azzeccata.
La splendida forcella Ohlins a steli tradizionali e i fantastici silenziatori, scusate la sincerità, valgono da soli l'intero acquisto della moto!
Al recente salone NEC di Birmingham, la moto è stata esposta anche in un eccezionale livrea "Replica Manx", che suscita in me emozioni fantastiche.




Commando 961 SE

La versione SE della Commando è l'allestimento più pregiato ma anche più datato in quanto ideato dalla precedente gestione e quindi non rappresenta una reale "novità". La base tecnica è la stessa, ma la qualità di alcuni accessori è ancora più elevata, basti pensare ai fantastici cerchi in carbonio prodotti dalla BST.
Da infarto, inoltre, la colorazione che riprende i colori JPS, caratterizzata da base nera e filetti oro.





Spero che questa sia realmente la volta buona che un marchio cosi importante per il Motociclismo possa tornare alla ribalta. Non solo per l'eccezionale contributo storico ma anche per aver creato veri e propri miti che meritano di rinascere.
Mi auguro che creare una rete di vendita e assistenza non comporti tempi di attesa molto lunghi!
Per avere informazioni sui prezzi, sui colori disponibili e la scheda tecnica, seguite il link.

Buona fortuna Norton!

Francè

PS: spero che venga messa presto in produzione la colorazione della Commando Fastback degli anni '70: full silver con sella arancione!

Foto: Norton Motorcycles e London Bikers

mercoledì 9 dicembre 2009

Honda CB 750 Special by House Rockers

Quando ho scovato sul portale giapponese Bikebros.co.jp questa realizzazione della House Rockers, basata sulla Honda CB 750 monoalbero, sono rimasto letteralmente a bocca aperta. Come spesso accade in questi casi è davvero difficile risalire a tutte le modifiche effettuate, sia per la qualità scadente delle foto e sia per l'oggettiva impossibilità di reperire informazioni sul sito, completamente in lingua giapponese.

Inediti componenti quali i cerchi a razze di provenienza Honda CB "Sevenfifty", gli splendidi scarichi con la doppia uscita a cono (presenti su ambo i lati), il forcellone in alluminio ancorato a due splendidi ammortizzatori Ohlins a gas, i nuovi freni a disco anteriori azionati da una pompa radiale Brembo e la nuova posizione di guida, hanno regalato alla CB 750 di quasi quarant'anni fa un deciso passo avanti dal punto di vista tecnico!

Stilisticamente la moto non è stata ritoccata in maniera decisa. E' possibile notare un nuovo parafango posteriore in alluminio che snellisce e "alza la linea", rendendo la moto secondo me una " naked classic roadster". Quest'effetto mi piace moltissimo, ma deve essere assolutamente accompagnato da un "gommone posteriore" che purtroppo non è stato installato su questa CB.

Le moto "classiche", con sapienti accorgimenti estetici, sono realmente senza tempo!

Francè







Foto: Bikebros.co.jp

lunedì 7 dicembre 2009

Ruggeri's Comics #2

"L'indispensabile":


"Terza età":


"Moto da sparo story":


Tavole: Luca Ruggeri

sabato 5 dicembre 2009

Photo #43


"Meccanica sospesa nel tempo
chilometri vissuti e strada percorsa
Amore dato e ricevuto
lungo il fluire degli eventi
come un'amica che ti consola
come un'amica che ha bisogno
come un'amica di cui hai bisogno
lungo il fluire della tua vita
con la certezza di un amore che non finirà mai."

Francè


Foto: Toofastforyou

venerdì 4 dicembre 2009

Suzuki GT 750 Special #1

Ricordate la splendida special su base Suzuki GT 750 che vi ho mostrato un po' di tempo fa?
Nelle foto pubblicate sul sito Bikepics, il preparatore britannico della splendida cafè racer a due tempi aveva inserito le immagini di un altro capolavoro basato anch'esso sulla meccanica della tricilidrica settemezzo di Hammamatsu.
La moto era ancora in fase di allestimento e in tutta sincerità pensavo che prima o poi le immagini di questa racer atipica, finalmente ultimata, sarebbero comparse. Purtroppo cosi non è stato, ma è comunque possibile apprezzare l'originalità di questa creazione.

Della GT 750 sono rimasti unicamente due elementi: il propulsore tricilindrico e il telaio a doppia culla che lo ospita. L'elemento di spicco di questa Suzuki è sicuramente il nuovo cupolino che oltre ad inglobare i due fari tondi e richiamare il look delle racer da endurance si estende fino a lambire le teste del tre cilindri in linea. Non ho apprezzato molto l'idea di installare il codone e il forcellone della Suzuki GSX-R 1000 del 2005, dal look troppo moderno rispetto al contesto "vintage" che le forme e la colorazione sobria sembrano voler dare all'insieme.
La ciclistica è completata anche da una nuova forcella a steli rovesciati, da nuovi freni a disco e pinze Tokiko (tutti elementi di provenienza Suzuki) e da due splendidi cerchi in carbonio a cinque razze.

Anche se la moto non è ultimata, credo proprio che i presupposti per una special con i fiocchi ci siano tutti...spero però che il proprietario decida di inserire alcuni particolari più "old look", un paio di cerchi a raggi...e una splendida livrea Heron Suzuki rigorosamente su base bianca!

Francè








Foto: Bikepics

mercoledì 2 dicembre 2009

Yamaha YZF 750 Haga 1998 by Max Moto Modeling

Negli anni '90, il campionato del mondo delle Superbike è stato contraddistinto da racer meravigliose. L'impero giapponese ha schierato quadricilindriche di 750 cc davvero splendide quali Honda RC 30, Kawasaki ZXR, Suzuki GSX-R e Yamaha YZF che hanno avuto spesso vita davvero difficile contro la mitica bicilindrica Ducati, spesso guidata da immensi talenti.

Tra le quattro cilindri giapponesi, oggi voglio ricordare, con una magistrale riproduzione in scala, la creatura di Iwata che venne guidata dall'asso nipponico Noriyuki Haga alla sua prima stagione completa nel mondiale delle derivate di serie.
Caratterizzata da linee squadrate ed "abbondanti", da un codone voluminoso, dal telaio verniciato di nero (abbastanza inusuale all'epoca) e da un lunghissimo scarico Akrapovic, la YZF rispetto alle cugine nipponiche del periodo, sembra quella più cattiva soprattutto per la eccezionale livrea racing, secondo me tra le più belle mai realizzate per una moto da corsa.

Nel 1998, la "settemezzo" di Iwata pilotata da Haga, riuscì a conquistare ben 5 vittorie (di cui 3 nelle prime 4 manche disputate) e nello stesso anno permise a Scott Russell di vincere la 200 Miglia di Daytona. Nel 1998 si conclude l'era della YZF 750, sostituita l'anno seguente dalla mitica e superlativa YZF-R7.

La Yamaha in scala, raffigurata nelle immagini in basso presenta delle chicche quasi impensabili in una riproduzione in scala come il plexiglass del cupolino leggermente oscurato, il collettore con i particolari effetti cromatici con le molle e con le saldature in vista (!), la piastra in simil carbonio che regge il terminale ovale, la frizione a secco con relativa viteria, il particolare effetto "usura" dato ai freni a disco e alle gomme, il logo Nissin colorato sulle pinze freno, le valvole dei cerchi cromate, il giro dei tubi di sfiato all'interno del cupolino, la viteria a sgancio rapido del codone e della carena e anche il cavalletto centrale che regge la moto!

Per notare meglio il grado di perfezione e cura del modellino, quest'ultimo è stata fotografato nella stessa posizione della moto vera...
Indovinate qual'è la quattro cilindri reale nelle prime due immagini!!

Francè














Foto: Max Moto Modeling