L'atelier giapponese Auto Magic, del quale in passato vi ho mostrato alcune realizzazioni, continua a sorprendermi con delle meravigliose special!
A differenza delle preparazioni mostrate precedentemente, che consistevano sostanzialmente in un upgrade tecnico di pietre miliari del motociclismo, la moto che vi illustro oggi sembra (il condizionale è d'obbligo data l'impossibilità di capirci qualcosa sul sito in giapponese...) costruita ex-novo.
A differenza delle preparazioni mostrate precedentemente, che consistevano sostanzialmente in un upgrade tecnico di pietre miliari del motociclismo, la moto che vi illustro oggi sembra (il condizionale è d'obbligo data l'impossibilità di capirci qualcosa sul sito in giapponese...) costruita ex-novo.
La base di partenza è una Yamaha XS 650, bicilindrica degli anni '70 che ha sancito l'ingresso della casa di Iwata nel settore delle moto a quattro tempi.
La twin nipponica è stata trasformata in una gradevolissima "city-dirt track" dalle forme squadrate e dal look moderno. Oltre alle contenute dimensioni della moto, mi piace moltissimo il doppio scarico sdoppiato sul lato destro, con terminali in carbonio. Il piccolo cupolino squadrato non lo considero propriamente un'opera d'arte...cosi come gli specchietti retrovisori.
Volevo farvi notare alcuni particolari come i "funghi" dei filtri aria che fuoriescono dai lati della moto, il bellissimo forcellone con capriata di rinforzo inferiore, il singolo ammortizzatore posteriore, la forcella a steli rovesciati, i cerchi a raggi e il singolo freno a disco anteriore con pinza a sei pistoncini. Molto azzeccata la sobria colorazione e il vecchio logo Yamaha sul serbatoio.
La twin nipponica è stata trasformata in una gradevolissima "city-dirt track" dalle forme squadrate e dal look moderno. Oltre alle contenute dimensioni della moto, mi piace moltissimo il doppio scarico sdoppiato sul lato destro, con terminali in carbonio. Il piccolo cupolino squadrato non lo considero propriamente un'opera d'arte...cosi come gli specchietti retrovisori.
Volevo farvi notare alcuni particolari come i "funghi" dei filtri aria che fuoriescono dai lati della moto, il bellissimo forcellone con capriata di rinforzo inferiore, il singolo ammortizzatore posteriore, la forcella a steli rovesciati, i cerchi a raggi e il singolo freno a disco anteriore con pinza a sei pistoncini. Molto azzeccata la sobria colorazione e il vecchio logo Yamaha sul serbatoio.
Complimenti!
Francè
Foto: Auto Magic
mamma mia!! questa è di un'ignoranza assoluta!! davvero cattiva! ma con stile!! mi piace davvero molto... anche se a me sembra che il monoammortizzatore dietro sia storto...
RispondiEliminaOnestamente la trovo bellissima per tutte le cose già citate da Francè, ma specchi e mascherina anteriore a mio avviso non si possono guardare...sembrano presi a prestito da un Fifty Malaguti. Profilo greco, tanta sostanza, ma sguardo poco intelligente.
RispondiEliminaDomani sarò all'EICMA!!
Che classe!
RispondiEliminaUn mezzo ridotto al minimo.
RispondiEliminaCome dice Jonh forse potevano dargli un viso più normale e che si intonasse meglio.
Un classico tondo?
Comunque il mezzo in se è davvero ridotto all'osso...c'è solo quel che serve...per divertirsi!!