lunedì 10 ottobre 2011

Suzuki "SV 1000 R" by MacGyver - Step 1

La special di cui vi parlo oggi nasce nel Sud Italia e non in qualche zona del settentrione o del Giappone. Aver conosciuto di persona il proprietario, nonchè esecutore materiale di questa bicilindrica - Mimmo Salamina di Bari (per gli amici "MacGyver") - mi permette di parlarvi dei lavori effettuati in modo più approfondito rispetto a quanto fatto fino ad ora con altre realizzazioni.

Le moto personalizzate si sa, sono sempre in corso d'opera, per cui dividerò in due step di preparazione le numerose modifiche che questa Suzuki, in tempi diversi, ha ricevuto. La moto, come le foto di questo primo post testimoniano, è nata nel garage di Mimmo ed è stata realizzata da lui in circa un anno.

La base di partenza è una Suzuki SV 1000 S del 2005 incidentata. Questo modello, poco apprezzato in Italia, era l'erede delle bicilindriche della serie TL di fine anni '90, "famiglia" di moto in cui Suzuki, purtroppo, non ha mai creduto in modo adeguato.

L'obiettivo del proprietario era creare una moto essenziale con cui divertirsi in pista, per cui tutto il lavoro è stato finalizzato al perseguimento di due linee guida: leggerezza e guidabilità.
Questa Suzuki, ribattezzata "SV 1000 R", balza subito all'occhio per il suo look da cafè racer. Anche la grafica è stata creata da Mimmo ed il numero 3, presente sulle tabelle portanumero laterali e su quella frontale, è un omaggio al campione Nascar Dale Earnhardt tragicamente scomparso nel 2001.

1° Step
La prima fase delle modifiche ha riguardato l'eliminazione delle sovrastrutture e il miglioramento della ciclistica. Il telaietto posteriore ed il relativo supporto serbatoio, interamente realizzati in alluminio, sono stati pensati per sostenere con due attacchi rapidi la sella di derivazione Monster, in seguito risagomata e rivestita in microfibra per una migliore presa.




Il forcellone è stato invece irrigidito: all'unità di serie, tramite saldatura al TIG, è stata accorpata la capriata di rinforzo di un forcellone Yamaha R6. Il monoammortizzatore posteriore è WP. La batteria ed il regolatore di tensione sono stati riposizionati sul lato sinistro del motore grazie ad un supporto realizzato sempre in alluminio.




L'avantreno è stato sostituito con quello di una Suzuki GSX-R 1000 K5 arricchito da pompa radiale Brembo e semimanubri. Le pedane sono state sostituite con delle unità arretrate Valtermoto.
Il motore ha subito solo l'eliminazione del sistema "PAIR" mentre lo scarico 2 in 1, nettamente più leggero dell'originale 2 in 2, è stato interamente realizzato in acciaio inox ed accoppiato ad un terminale Leovinci in carbonio.

Dopo due sessioni in pista, Mimmo ha deciso di rivitalizzare il twin Suzuki con una buona iniezione di potenza. Come? Seguendo la via più semplice: cercare su Internet un motore Suzuki TL 1000 R a suo tempo accreditato di ben 135 cv, circa 15 in più del motore SV.







Dopo una settimana, grazie ad eBay, il motore era nel suo garage...





[Continua]

Foto: Mimmo Salamina, Bikewalls e Google

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