mercoledì 21 luglio 2010

Racing Thoughts #2

Guy Martin:

-"Vincere è un'eventualità. Lo è anche morire. E se non rischi di morire non vinci."

Michel Fabrizio:

-"Contento di aver fatto il miglior tempo con il record della pista? Più o meno...se c'era Bayliss mi avrebbe dato la paga!"

Carl Fogarty:

-"La morte potrebbe essere dietro ogni curva, e ci sono solo due modi per reagire: permettere che la paura vi assalga, o risalire in sella"

Max Biaggi:

-"Agostini diceva sempre, quando vinceva in modo più o meno facile, che aveva bisogno di battere qualcuno, di avere un rivale, di sentire l'ombra dell'avversario nelle curve. Io non cerco questo, vincere è già sufficiente."

Valentino Rossi:

-"La 500 è una cosa nervosa, come una ragazza bella ma scontrosa. Se le dai più confidenza del dovuto non ti perdona. Per questo dopo una vittoria le dico "grazie" e se mi butta in terra "bastarda". Alla sera però, prima di andare a dormire, non le telefono..."

Ruben Xaus:

-"Io credo che Rossi sia l'unico pilota che quando è nato già sapeva pilotare la moto. Gli altri hanno solo imparato."

Lucio Cecchinello:

-"Per un pilota il rapporto con la moto è come quello con una donna bellissima: ti fa provare sensazioni uniche ma anche disperare. E pur sapendo che il rapporto è destinato a finire fai di tutto per farlo durare il più possibile."

Loris Capirossi:

-"Il motociclismo è un mondo in cui per fare carriera bisogna essere cattivi, e io non sono cattivo, sono sensibile, molto sensibile."


Foto: Guy Martin, Motoblog, MCNEWS.COM.AU e Motorcycle Racing Heroes of the Past

2 commenti:

  1. Alcune frasi sono memorabili.
    Altre decisamente meno...

    Certo è che quelle "inglesi" sono sempre parole dure.

    Le nostre...sono sempre romantiche.

    Tendiamo a sostituire la parola "morte" con "donna"...

    Le foto però..tutto molto belle.
    Grande Francé.

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