giovedì 29 luglio 2010

Hayate ZX-RR Ninja Melandri 2009

La crisi economica esplosa quasi due anni fa ha investito tutti i settori del motociclismo e ancora oggi la ripresa, nel settore delle due ruote a motore, sembra ancora molto lontana.
Nel motociclismo agonistico le risposte a questo disastro economico sono avvenute nei modi più disparati. La reazione più eclatante vide protagonista la Kawasaki che, con un misero comunicato stampa nel mese di dicembre 2008 e con tutti i contratti ancora in essere, annunciò improvvisamente il ritiro dalla classe Motogp lasciando a piedi tutti i tecnici e i due piloti ingaggiati per la stagione 2009: Marco Melandri e John Hopkins.

Le diplomatiche peripezie di Carmelo Ezpeleta della Dorna, patron della società spagnola organizzatrice del campionato mondiale, permisero a Marco Melandri (unico pilota che accettò di correre senza stipendio) di guidare la ZX-RR nella stagione 2009 e di concluderla in decima posizione. Memorabile il secondo posto ottenuto dal pilota romagnolo nel GP di Francia!

La quattro cilindri in linea di Akashi, curiosamente priva del marchio Kawasaki ma regolarmente iscritta nel campionato costruttori con questo nome, venne nominata Hayate.
Questa Kawasaki, a mio avviso, è stata una delle più belle Motogp dell'era 800 mai costruite.

Le realizzazioni in scala che vi mostro oggi ritraggono proprio la ZX-RR Ninja di Melandri, utilizzata lo scorso anno dall'ex campione del mondo della classe 250.
I particolari splendidamente curati si sprecano e fra tutti cito il forcellone con i visibili cordoni di saldatura, le pedane alleggerite, il particolare effetto carbonio dato alla carenatura, i dischi in carbonio Brembo con pista maggiorata, l' "usura" delle gomme e la colorazione iride data al singolo scarico destro.

Bellissima!

Francè


Hayate ZX-RR Ninja Melandri 2009 by Max Moto Modeling:









Hayate ZX-RR Ninja Melandri 2009 by K'S Workshop:





Foto: Max Moto Modeling e K'S Workshop

martedì 27 luglio 2010

Agv GP-Tech Martin Replica Limited Edition 2010

In Gran Bretagna le Road Races sono molto seguite dagli appassionati di corse motociclistiche. Questa popolarità permette alle case costruttrici di caschi di realizzare delle piccole serie di integrali "replica" che, fortunatamente e grazie all'aiuto della rete, è possibile acquistare anche dagli appassionati che vivono al di fuori del Regno Unito.

Girovagando in rete mi sono imbattuto nel sito del fortissimo pilota britannico Guy Martin che, dopo essere stato sponsorizzato dalla Dainese, dal 2008 indossa un casco Agv, azienda acquisita dal marchio di abbigliamento motociclistico di Lino Dainese nel 2007.

Ad inizio anno, con la collaborazione della Madboy Media (sponsor del pilota), è stato possibile commercializzare una piccolissima serie di 50 caschi che replicano la grafica adottata da Guy nel biennio 2008-2009. Il GP-Tech (top di gamma Agv), dal disegno molto semplice, è caratterizzato dall'abbinamento cromatico giallo-grigio, dai due teschi laterali con chiavi inglesi incrociate e da un volatile posto superiormente al logo Agv.

I caschi sono stati aerografati a mano dallo stesso designer di Martin, Paddy. Pensate che ognuno di questi caschi aveva la possibilità di essere firmato e numerato da Guy!
Al momento non so dirvi se tutte le repliche realizzate sono state vendute al pubblico. In questo caso sappiate che il prezzo era fissato, ad inizio anno, in 850 sterline, con un anticipo di 450.
Il primo casco realizzato è stato messo all'asta per beneficienza all' "Irish Racer Awards Ceremony" avvenuta a Belfast il 15 Gennaio del 2010.

Nonostante il pilota per il 2010 abbia cambiato la livrea del suo Agv, mi auguro vivamente che la casa italiana possa inserire questa bella grafica nel catalogo 2011!

Francè

PS: seguite il link per ulteriori informazioni.









Foto: Guy Martin

Fonte: Racing Helmets Garage

venerdì 23 luglio 2010

Photo #49 - Honda RC212V 's exhaust

Le splendide immagini che potete osservare in basso ritraggono lo splendido impianto di scarico della Honda RC212V, quest'anno decisamente competitiva con entrambi i piloti del team HRC (Pedrosa e Dovizioso) e con Randy De Puniet, pilota del team clienti LCR.

Notate con quanta cura e maestria sono state realizzate le saldature che compongono il tortuoso giro dei collettori e soprattutto le piccole scie di fumo che gli scarichi emanano dopo che il quattro cilindri a V Honda viene riscaldato!!!

Francè








Foto: Mototribu, Superbike Planet e motomatters

mercoledì 21 luglio 2010

Racing Thoughts #2

Guy Martin:

-"Vincere è un'eventualità. Lo è anche morire. E se non rischi di morire non vinci."

Michel Fabrizio:

-"Contento di aver fatto il miglior tempo con il record della pista? Più o meno...se c'era Bayliss mi avrebbe dato la paga!"

Carl Fogarty:

-"La morte potrebbe essere dietro ogni curva, e ci sono solo due modi per reagire: permettere che la paura vi assalga, o risalire in sella"

Max Biaggi:

-"Agostini diceva sempre, quando vinceva in modo più o meno facile, che aveva bisogno di battere qualcuno, di avere un rivale, di sentire l'ombra dell'avversario nelle curve. Io non cerco questo, vincere è già sufficiente."

Valentino Rossi:

-"La 500 è una cosa nervosa, come una ragazza bella ma scontrosa. Se le dai più confidenza del dovuto non ti perdona. Per questo dopo una vittoria le dico "grazie" e se mi butta in terra "bastarda". Alla sera però, prima di andare a dormire, non le telefono..."

Ruben Xaus:

-"Io credo che Rossi sia l'unico pilota che quando è nato già sapeva pilotare la moto. Gli altri hanno solo imparato."

Lucio Cecchinello:

-"Per un pilota il rapporto con la moto è come quello con una donna bellissima: ti fa provare sensazioni uniche ma anche disperare. E pur sapendo che il rapporto è destinato a finire fai di tutto per farlo durare il più possibile."

Loris Capirossi:

-"Il motociclismo è un mondo in cui per fare carriera bisogna essere cattivi, e io non sono cattivo, sono sensibile, molto sensibile."


Foto: Guy Martin, Motoblog, MCNEWS.COM.AU e Motorcycle Racing Heroes of the Past

mercoledì 14 luglio 2010

Millepercento "Motard One" by Officine Rossopuro

Il mitico bicilindrico trasversale Guzzi è stato installato in passato su motociclette molto diverse tra loro e l'idea di accoppiare il twin di Mandello del Lario ad una supermotard si è concretizzata al Salone di Milano 2009 con ben due modelli: la concept modulare presentata dalla Guzzi e una bellissima special presentata dalla Millepercento e realizzata da Filippo Barbacane (Officine Rossopuro), denominata "Motard One".

La linea di questa maxi-motard è molto equilibrata e mi piace davvero molto sia il nuovo faro anteriore con la particolare "calotta" in carbonio, sia il serbatoio con i convogliatori dello stesso materiale che abbracciano le teste del "Big Bore" da 1402 cc realizzato dalla Millepercento.
Il propulsore non è infatti il classico Guzzi che conosciamo: oltre alla nuova cilindrata, il bicilindrico ad aste e bilancieri possiede il raffreddamento a liquido e numeri di coppia e potenza da record! 134,6 CV a 7.100 giri/min e una coppia di 15,9 Kgm a 5.600 giri/min sono valori davvero notevoli.

Il telaio della Motard One deriva da quello della Guzzi Stelvio 1200. Oltre al monoammortizzatore Ohlins, è possibile scorgere una forcella upside down a perno avanzato. Completano la dotazione i cerchi Marchesini con razze a Y, pinze Brembo e dischi anteriori Braking wave.

Spero che la Moto Guzzi possa entrare in questo segmento di mercato molto presto, magari riprendendo i tratti stilistici di questa ennesima, splendida realizzazione di Filippo Barbacane.

Bellissima!

Francè

PS: godetevi il sound della Motard One nel video!









Foto: Filippo Barbacane e Moto.it

Video: YouTube

lunedì 12 luglio 2010

NCR Millona 16 2010

In passato vi ho mostrato spesso splendide specials su base Ducati costruite dall'azienda italo-giapponese Moto Corse, che mi hanno colpito non solo per la loro ricercata ed elegante veste grafica ma anche per l'incredibile qualità e raffinatezza delle parti speciali installate.

Nei dintorni di Bologna esiste un altro luogo magico nel quale vengono allestite splendidi capolavori, esclusivamente su base Ducati, che risponde al nome di NCR (acronimo di "Nepoti Caracchi Racing") che costruisce a mano motociclette caratterizzate da una maniacale cura del particolare e da una estrema attenzione nella lavorazione dei materiali quali titanio e carbonio.
L'affinità con la Moto Corse risiede, a mio avviso, proprio nella magistrale esecuzione di parti speciali realizzate con nobili e leggerissimi materiali.

La NCR, fondata nel 1967, può essere considerata come un "reparto corse indipendente" della Ducati che, negli anni '70, non era coinvolta direttamente nelle competizioni. Alla NCR l'imperativo era alleggerire e potenziare i propulsori e migliorare le doti ciclistiche delle Ducati...cura che portava vittorie sui circuiti di tutto il mondo, un fornito e famoso catalogo di parti speciali, e serie limitate oggi molto ricercate e quotate.

Alla fine del 2001 il marchio NCR è stato acquistato dalla Poggipolini Group (azienda leader mondiale nella lavorazione di leghe leggere come il titanio, il magnesio, l'alluminio e acciai speciali) e, attraverso la passione del suo presidente, questo mitico marchio strettamente legato alla Ducati e alle competizioni ha iniziato, dal 2005, a produrre motocicli su base Ducati mantenendo il vastissimo catalogo accessori per le moto di Borgo Panigale.

NCR Millona 16
Dopo aver visto realizzazioni su base Hypermotard, Sport Classic, 848 e nuove creature come la Millona, mai mi sarei aspettato dalla NCR una special basata sulla meccanica della Desmosedici RR!
Il dato che più di tutti esprime la cura e la lavorazione di metalli e materiali compositi è il rapporto peso potenza: circa 145 kg per oltre 200 cavalli! Valore, tra l'altro, raggiunto con tutti gli accessori utili per la circolazione su strada! Le sovrastrutture la rendono simile ad una "cafè racer" e mi piace moltissimo il nuovo codone "a becco d'anatra" che integra lo scarico.

Snocciolando la scheda tecnica della Millona M16 appaiono due vere e proprie opere d'arte che consistono in un telaio e in un forcellone interamente realizzati in fibra di carbonio che, uniti al nuovo impianto di scarico completamente realizzato in titanio consentono alla moto di ottenere un peso record.
I cerchi sono in fibra di carbonio, cosi come altri elementi quali: il serbatoio, il reggisella, il kit aspirazione airbox, il parafango anteriore, la carena anteriore, il telaietto anteriore e il supporto luci anteriore e posteriore. L'intera viteria della moto, con trattamento superficiale Poggipolini, è in titanio.
I dischi sono Braketech AXIS/CMC (ceramic matrix composites) da 220 mm, morsi da pinze Brembo monoblocco. La moto, come tutte le NCR, è interamente realizzata a mano e completamente personalizzabile nella veste grafica e nelle dotazioni.

Il prezzo di questa moto davvero molto esclusiva ed estrema è su richiesta...e non riesco proprio ad immaginare che emozioni possa dare guidare una "piuma" con la potenza di una Motogp!

Fantastica!

Francè















Foto: NCR Factory