Il periodo di crisi che ha attraversato l'economia mondiale si è, come ben sappiamo, riversato inevitabilmente anche nel settore motociclistico e la percezione netta e tangibile l'ho avuta mentre attraversavo gli stand della fiera di Milano.
Oltre alla pesante assenza di Honda e Yamaha, ma anche di altri produttori come Bimota e di famose case produttrici di abbigliamento e caschi, ho percepito anche una minore affluenza di pubblico rispetto agli anni di "florida" economia.
Devo riconoscere d'altro canto che girare tra i padiglioni privi di folla, è stata proprio una bella sensazione...
Devo riconoscere d'altro canto che girare tra i padiglioni privi di folla, è stata proprio una bella sensazione...
Le moto che mi hanno colpito maggiormente sono tutti prototipi: la fantastica Bmw Concept6, le splendide Ktm 125 e la triade delle Guzzi V12 - disegnate dall'ex "ducatista" Pierre Terblanche e da Galluzzi - rappresentano per me le vere "regine del salone".
Il tema del sei cilindri in linea, i segni di ripresa della mitica Aquila di Mandello del Lario e le nuove fun-bike di piccola cilindrata splendidamente curate, sono tutti ingredienti "nuovi" che hanno mitigato la "delusione" per un salone caratterizzato da grandi assenti, privo di "sfarzo" e di vere novità, rispetto alle precedenti edizioni.
Il tema del sei cilindri in linea, i segni di ripresa della mitica Aquila di Mandello del Lario e le nuove fun-bike di piccola cilindrata splendidamente curate, sono tutti ingredienti "nuovi" che hanno mitigato la "delusione" per un salone caratterizzato da grandi assenti, privo di "sfarzo" e di vere novità, rispetto alle precedenti edizioni.
Lo stand che più mi ha colpito è stato quello della Triumph (a cui dedicherò un post apposito), che ha portato a Milano una serie di special davvero molto belle e curatissime. Degni di essere menzionati lo stand Kawasaki, caratterizzato dal gioco di colori verde-nero, e lo spazio allestito dalla Cagiva, che ha portato a Milano la fantastica Cagiva Elefant di Edi Orioli e la mitica 500 di John Kocinski. Nell'area della casa varesina ho anche avuto modo di rivalutare la nuovissima MV Agusta F4: decisamente più affascinante dal vivo che in foto.
Chiudo il post ringraziando Gianfranco per le bellissime foto che ha scattato e per la pazienza dimostrata nel sopportarmi. La mia macchina fotografica ha deciso di non funzionare poco prima di varcare i cancelli...e non potete immaginare che razza di rompiballe riesco a diventare in un simile paese dei balocchi quale è l'Eicma...
Francè
PS: nel prossimo post inserirò altre foto.
Foto: Toofastforyou
Togli subito la frase in cui dici che io "ti ho sopportato"!!! dico sul serio!!
RispondiEliminaE' sempre un piacere! Ragazzi la compagnia di Francesco è eccezionale! Solo che abbiamo fatto tutto di fretta, e in più ho preso lo scattare foto non dico come un lavoro, ma quasi... In molti stand ho fatto foto un pò banali...Il prossimo anno torniamo alla vecchia formula!! :-)
Devo fare i complimenti al fotografo , sembra quasi che abbia vista delle altre moto e un altro salone , bravo
RispondiEliminanon ho messo piede, ma bella la guzzi lm con la monoscocca, solo che quei bozzi , le testate cioè, su una moto estrema mi sono indigesti.
RispondiEliminaGrazie Rocket!! Onorato!
RispondiEliminaIo ho trovato i prototipi Guzzi stupendi. Quello che dal vivo mi ha colpito di più è stato la versione X: il mix tra forme, colorazione e motore è di un fascino raro.
RispondiEliminaMa la moto che al salone mi ha davvero rubato il cuore è stata una delle deliziose special presenti allo stand Triumph.
Anthony per me la Guzzi è una moderna cafè racer...per il settore hypersport spero che decidano di omologare la MGS-01...
RispondiEliminaLa splendida HP2 Sport ha bisogno di una bella concorrente italiana..
Sono "sportive" alternative diciamo..
Mi hanno proprio sorpreso le Guzzi...