La TPR Italian Factory nasce dalla passione per le moto inglesi di Pietro Figini. Come potete osservare dalle belle foto che gentilmente Pietro mi ha inviato, la base di partenza della sua realizzazione è una Triumph Bonneville alimentata a carburatori, presente nel listino della casa di Hinckley fino al 2006.
Oltre ad un incremento di potenza, che ha portato il bicilindrico parallelo di 790 cc alla soglia dei 75 cv, la parte più affascinante di questa splendida scrambler risiede nello splendido serbatoio in alluminio saldato a mano e nelle nuove sovrastrutture dello stesso materiale che hanno contribuito a rendere questa moto davvero ricca di fascino e dalla linea praticamente eterna.
Volevo farvi notare una serie di particolari davvero degni di nota quali i dischi freno dal profilo "wave", il copripignone in plexiglass, la sella in pelle cucita a mano, i due scarichi sdoppiati e il nuovo manubrio.
Volevo farvi notare una serie di particolari davvero degni di nota quali i dischi freno dal profilo "wave", il copripignone in plexiglass, la sella in pelle cucita a mano, i due scarichi sdoppiati e il nuovo manubrio.
Qualora siate interessati alla moto o a qualche pregiato componente di questa bellissima bicilindrica, la TPR è in grado di soddisfare le vostre esigenze.
Seguite il link!
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Francè
Foto: TPR Italian Factory
molto molto bella! una special dalla linea classica... poi c'è un dettaglio che da sempre mi fa impazzire! Il serbatoio della benzina battuto a mano... poi è anche color alluminio... stupenda!
RispondiEliminaGusto italiano su base inglese. Raffinata. Bellissima!
RispondiEliminaMeravigliosa.....
RispondiEliminaPrima o poi me ne faccio una, alla faccia del conto in banca!!
Benvenuto al Cafè streettracker!!!
RispondiEliminaMolto bella si!
La base di partenza per la moto non è la Scrambler in quanto non è mai esistita con la cilindrata di 790, ma è un Bonnenille 800. Naturalmente il risultato non cambia, la trasformazione la rende stupenda
RispondiEliminaCiao Giancarlo, benvenuto al Cafè!
RispondiEliminaTi ringrazio per la precisazione innanzitutto e correggo il post!
PS: comincio a perdere colpi :(
Ciao Francè, grazie per il cordialissimo benvenuto e complimenti, il Racing Cafè è proprio un bel posto dove dissetare la nostra passione
RispondiEliminaFrancè comincia a perdere colpi??
RispondiEliminaBene anzi, benissimo!!
Stai diventando Vintage come le motorette che più ci piacciono qui al Cafè, e non quelle "cose" moderne tutte perfette imbottite di elettronica!!
Davide è troppo presto per perdere colpi!!!
RispondiEliminaGiancarlo grazie per i complimenti!
Bellissima, adoro il look delle scrambler quanto quello delle cafe racer!
RispondiEliminaPeccato per il peso che inferiore la renderebbe ancora più divertente.
Credo però la colpa sia tutta del motorone...o sbaglio? :-)
Benvenuto al Cafè Guido!
RispondiEliminaIl motore non penso sia leggerissimo...ma penso che l'estetica sia superiore al problema peso!!! :)
concordo, molto raffinata, nella sua semplicità è bellissima.
RispondiEliminaanche se lo stile "less is more" vale solo per il gusto estetico, mentre il prezzo non è decisamente "essenziale".
possibile che il solo serbatoio costi 1.500 euro?
va bene che è battuto a mano, ma signori, io lavoro un mese per guadagnarmeli!
qualcuno sa il nome di qualche artigiano capace di farli così belli a prezzi più democratici?
grazie.