mercoledì 28 gennaio 2009

Kawatrack by Gitiellemoto

Trasformare una delle moto simbolo degli anni '70 in una splendida dirt-track non è una cosa semplice. Modificarla con gusto, stile, e anche riuscire nell'intento di farle emanare un fascino particolare, è ancora più complicato. I ragazzi di Gitiellemoto ci sono riusciti allestendo un pò di tempo fa una splendida tracker su base Kawasaki Z1 900 del 1975 davvero molto bella e unica nel suo genere.

Le modifiche hanno interessato soprattutto il comparto ciclistico: la moto è dotata di una forcella a steli tradizionali presa in prestito da una Kawasaki GPZ 900 R e montata su piastre artigianali, ed inoltre è stata equipaggiata con uno splendido forcellone in alluminio a sezione quadrata e con capriata di rinforzo inferiore realizzato dalla Metmachex. I freni, anteriore e posteriore, sono marchiati Beringer (splendida la flangia di attacco rossa del singolo disco anteriore).
Il telaio è rimasto sostanzialmente immutato ed è stato modificato per ospitare i quattro scarichi verniciati di bianco fino ai terminali, che donano alla moto un look a dir poco fantastico.
I quattro "coni" che si integrano perfettamente nella linea della moto, cosi come i collettori e il codone sono in alluminio e sono realizzati dal "Maestro dell'alluminio", Ferruccio Codutti.

Il motore, oltre all'adozione dell'attuatore per il comando della frizione idraulica, non ha subito particolari modifiche ed è stato verniciato con diversi colori: si va dal nero del corpo cilindri, per rendere omaggio alla prima serie della Z1 900, fino alle varie tonalità di verde della testata, del basamento e dei carter laterali.
Volevo farvi notare anche la verniciatura del serbatoio, la gommatura tipica delle supermotard (gomma slick posteriore e rain anteriore) e anche la tabella portanumero che cela un faro a scomparsa. Molto "racing" anche la mancanza del parafango anteriore.

La moto è davvero ben realizzata, e la cura e la passione che c'è dietro è davvero ai massimi livelli. Peccato per quelle mille tonalità di verde...

Francè











Foto: Gitiellemoto e Ottonero

5 commenti:

  1. Francè era già apparsa su un numero di "Racer" giusto??

    Allora mi sembrava più grezza, senza fari e altri dettagli e, forse proprio per questo, più "genuina" essendo una replica dal Flat-track.
    Certo è che la legge è la Legge perciò se uno se la vuole godere un pò (questa motoretta intendo..) deve sacrificare qualche cosa.

    Però il "muso" non mi sembra del tutto azzeccato, mentre il verde acido è stupendo......

    RispondiElimina
  2. Si questa kawa non è nuova come realizzazione. Volevo parlarne gia da un pò di tempo, ma senza foto belle...

    Mi pare di aver salvato un'altra special quasi simile a questa, solo che i fari erano polielissoideali ed erano nascosti nel numero dipinto sulla tabella portanumero...davvero un'idea furba.
    Io non gradisco le mille tonalità di verde, per il resto è molto bella.

    RispondiElimina
  3. Mi piace un casino!!!Insieme alla Duke dell'altro post anche questa moto sembra un inno al teppismo.
    Francè sei andato alla fiera di Verona?Spero che tu posti qualche foto molto prossimamente...

    RispondiElimina
  4. Mi dispiace Daniele, ma non potrò accontentarti. Quest'anno niente Verona. Spero nel prossimo anno.
    Se devo essere sincero, non ho visto special particolari che mi hanno colpito in giro per la rete.
    Pensavo di trovare più foto sull'evento

    RispondiElimina
  5. Bella per essere bella! I collettori bianchi mi fanno morire...anch'io storco un pò il naso su quell'asse da stiro che hanno messo come tabella portanumero però! Per il resto è veramente un'opera coi fiocchi. Ho avuto lo Z400 per quasi cinque anni e l'ho pian piano modificata in stile café racer, prima di venderla: le Z istigano alla modifica!!!

    RispondiElimina