mercoledì 23 aprile 2008

MV Agusta F4 1078 RR 312 2008

La MV Agusta è uno dei miei marchi preferiti, non solo per la "oggettiva bellezza" che contraddistingue queste moto ma anche perchè nel passato ha rappresentato ciò che la Ferrari oggi rappresenta nel mondo dell'automobilismo da corsa.
Temutissima da case e piloti avversari, la MV Agusta ha rappresentato un punto di riferimento nel motociclismo da competizione per volontà del figlio del fondatore, il Conte Domenico Agusta. E' importante ricordare anche che la MV ("Meccanica Verghera") non si è occupata solo di motocicli ma ha avuto anche un ruolo importante nell'aviazione che tutt'oggi continua da leader nella produzione di elicotteri. Il marchio "aeronautico" (Agusta Westland) non è più collegato al marchio che produce motociclette, che fa capo dal 1992 a Giovanni Castiglioni, attuale proprietario della Cagiva ed ex della Husqvarna (ceduta lo scorso anno alla Bmw).
Nel passato, l'esperienza proveniente dal settore aeronautico si amalgamò perfettamente con le più disparate esigenze che una moto da corsa richiedeva nel suo sviluppo.

Innumerevoli sono le vittorie conquistate il tutto il mondo dalle moto grigio-rosse, ed innumerevoli sono gli estimatori di questo marchio, che dopo il fallimento con annessa vendita di moto del reparto corse, e il successivo acquisto del marchio da parte di Castiglioni avvenuto nel 1992, continua ad avere un prestigio altissimo ed è ancora sinonimo di ricercatezza stilistica ed esclusività. Non si contano più i premi che F4 e Brutale (l'altra moto presente nella attuale gamma MV) hanno vinto in ogni parte del mondo.

La moto che presento oggi, è considerata un'icona nel mondo delle due ruote. Colui che l'ha creata (insieme al suo team) è Massimo Tamburini, già autore di splendide opere d'arte come la Ducati 916, la Cagiva Mito, la Ducati Paso 906 e altre ancora che ometto per ragioni di brevità. La moto riprende le linee della prima F4 750 serie Oro presentata circa dieci anni fa.
Da quel periodo la moto ha subito una serie di interventi al propulsore che l'hanno portata, dopo 10 anni di sviluppo costante, ad una cilindrata effettiva di 1078 centimetri cubici. La linea è ancora attualissima e soffermatevi un momento a pensare cosa fosse dieci anni fa...sembrava letteralmente provenire da un altro pianeta.

Gli scarichi a canne d'organo, il codone filante ( che ha "ispirato" anche quello della Ducati 1098...), il serbatoio, i cerchi...qualsiasi elemento a vista appaga i narcisisti delle moto costruite con qualità. Cosi come per le Ferrari, queste moto a mio avviso non possono essere modificate, effettuando trasformazioni infatti, quasi sempre si altera il perfetto equilibrio di queste opere d'arte combinando pasticci. Probabilmente è l'unico caso nell'intera produzione mondiale in cui avviene una situazione del genere.
Le uniche modifiche effettuabili su queste motociclette, a mio avviso, sono rappresentate dalle innumerevoli parti speciali presenti nel catologo MV Corse o in quello della ditta giapponese Motocorse: entrambe propongono prodotti di una qualità incredibile, pari alle moto su cui sono state sviluppate.

La F4 1078 RR 312 è dotata di freni e cerchi Brembo, e di sospensioni Marzocchi ed è disponibile nel 2008 in tre colorazioni: il classico rosso-grigio, bianco perlato e nero. Il blu elettrico, (ultima foto) è un colore che non è stato inserito in gamma, perchè probabilmente non ha incontrato il gusto del pubblico. Il motore è un quattro cilindri in linea con valvole radiali in gradi di sprigionare circa 190 cv all'albero, mentre Il telaio è a traliccio in tubi e il forcellone è monobraccio. Il prezzo, di circa 21500 euro, a mio avviso è allineato all'esclusività della moto, al blasone del Marchio e alla elevatissima qualità. Sul mini-sito creato dalla MV potete leggere la scheda tecnica.

Francè

Lancio un appello alla MV Agusta: spero che possiate introdurre il classico rosso-grigio della versione S anche sulla 1078 RR!










Foto: Megamodo, MV Agusta e Moto-Station

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