"Cominciai a parlare che avevo tre anni.
Beh, si, un pò in ritardo.
E non dissi "Mamma".
"Bruuumm" dissi.
Allora chiamarono il medico.
Mia madre pianse.
Mio padre pensò che ero scemo.
Forse me lo disse. E ci accompagnò due sberle.
A me importava poco di parlare.
Mi piacevano i motori.
Abitavo in campagna.
E mi piaceva il trattore, un Ford azzurro,
che era vecchio vecchio
e faceva Pum Pum Pum quando andava.
A me venivano i brividi.
Ci sono cresciuto coi motori nel cuore.
E più sono grandi, più sono forti, più io gli voglio bene.
Al tempo della scuola non studiavo.
Disegnavo però.
Cilindri, carburatori e marmitte strampalate.
Mio padre era ormai sicuro che ero scemo.
"Non farai mai niente nella vita" mi diceva.
E mi ammollava un paio di sberloni che servivano,
secondo lui, a liberare il meccanismo inceppato della mia idiozia.
Io me ne fregavo.
Ogni giorno di più mi appassionavo
all'odore d'olio della vicina autorimessa.
Tanti motori mi hanno fatto vibrare le ossa.
Io li ho amati. E smontati. E maledetti.
E ho continuato.
E continuo oggi.
Che vivo insieme al più vecchio motore
motociclistico del mondo.
Vivo nel profumo di pistoni grandi come fiaschi.
Mi incanto al suono di valvole che paiono tegami.
Mio padre pensa sempre che sono scemo ma
non mi rifila più ceffoni.
Perchè abitiamo lontani.
Adesso stò a Milano.
In questa Numero Uno che da sei anni importa,
vende, modifica e aggiusta le Harley-Davidson in Italia.
Stò a Milano.
E gioco tutti i giorni.
Ma non faccio più Bruuumm.
Non ad alta voce per lo meno."
Carlo Talamo
venerdì 29 gennaio 2010
mercoledì 27 gennaio 2010
Kawasaki Z1 RCM-124 by Sanctuary Tokyo West
La splendida Kawasaki Z1 900 che vi mostro oggi è stata realizzata da un altro atelier nipponico che fino ad ora non avevo mai menzionato e che va ad aggiungersi ai già noti, per i frequentatori di questo blog, Advantage e Auto Magic.
La ricetta che accomuna questa special alle altre realizzazioni già viste al Cafè è ormai consolidata: prendete una splendida maxi nipponica degli anni '70-'80 ed oltre a leggere modifiche estetiche, miscelate il tutto con una prestigiosa e raffinata componentistica moderna.
Il risultato è sotto i vostri occhi: questa Z1 900 non sembra assolutamente nata 40 anni fa!
Le modifiche che questi tuner giapponesi hanno effettuato su questa Kawasaki sono molteplici. Oltre alla nuova posizione di guida, spicca lo splendido andamento dei collettori "ad arco" che termina con uno scarico tondo in "Motogp style", i cerchi ITX di produzione nostrana e altri preziosi elementi italiani quali dischi freno Braking "wave" morsi da pinze freno Brembo.
Anche il retrotreno ha subito modifiche di un certo rilievo con l'adozione di due doppi ammortizzatori posteriori Ohlins e con l'installazione di un nuovo forcellone, verniciato di nero, che ospita una gomma posteriore di dimensioni decisamente più generose rispetto alla moto di serie.
Degni di nota anche elementi "secondari" quali le pedane verniciate di nero, gli indicatori di direzione "old look" ma decisamente azzeccati nelle linee da maxi anni '70 della moto, e la colorazione anodizzata del gruppo catena-corona-pignone.
Il propulsore, oltre all'adozione del nuovo impianto di scarico e di una nuova batteria di carburatori, ha una chicca che mi ha colpito davvero moltissimo: la colorazione della guarnizione della testata di colore rosso!
Davvero senza parole!
Francè
Foto: Sanctuary Tokyo West
lunedì 25 gennaio 2010
Ducati Sport 1000 S replica by Virgin-Ducati
Una delle novità della gamma Ducati per il 2010 risiede nella scomparsa di due modelli della famiglia "Sportclassic" - Sport e Sport 1000 S - evidentemente poco apprezzati dal pubblico.
Delle tre proproste che hanno da sempre contraddistinto questa "vintage-family" di casa Ducati, nata nel 2004 e disegnata da Pierre Terblanche, l'unica superstite è la GT 1000.
Delle tre proproste che hanno da sempre contraddistinto questa "vintage-family" di casa Ducati, nata nel 2004 e disegnata da Pierre Terblanche, l'unica superstite è la GT 1000.
I tentativi da parte della Ducati di rendere più vicina al proprio passato questa famiglia di moto, oltre al richiamo di linee, è avvenuto con l'adozione di particolari colorazioni che hanno richiamato modelli storici di serie (con il giallo della Sport 750 del 1973 per la Sport 1000 del 2006) e moto da corsa (con il bellissimo accostamento cromatico grigio e telaio verde acqua della famosa 750 del 1972 per la bicilindrica in edizione limitata "Paul Smart 1000").
Ducati 750 Sport 1973:
Ducati Sport 1000 2006:
Ducati 750 Imola 1972:
Ducati Paul Smart 1000 2006:
Nel 2007, inoltre, la Ducati decise di allestire solo per il mercato americano un numero limitato di Sport 1000 (in versione monoposto) con la colorazione nero-oro ispirata alla mitica 900 SD "Darmah" del 1978.
Ducati 750 Sport 1973:
Ducati Sport 1000 2006:
Ducati 750 Imola 1972:
Ducati Paul Smart 1000 2006:
Nel 2007, inoltre, la Ducati decise di allestire solo per il mercato americano un numero limitato di Sport 1000 (in versione monoposto) con la colorazione nero-oro ispirata alla mitica 900 SD "Darmah" del 1978.
Ducati SD 900 Darmah 1978:
Ducati Sport 1000 Limited Edition 2007 (Usa):
Ducati Sport 1000 S "replica 900 SS 1979"
Curiosando in rete mi sono imbattuto in una versione particolare della Sport 1000 S, realizzata dall'atelier giapponese Virgin-Ducati, caratterizzata essenzialmente dalla colorazione simile a quella della 900 SS del 1979.
La linea di questa Ducati, a mio avviso, è stata decisamente esaltata da questa particolare livrea e da alcuni particolari quali i cerchi a razze Marchesini color oro, i fianchetti della GT 1000 con tanto di decals che richiamano il vecchio logo Ducati disegnato da Giugiaro e persino i perni reggi-cupolino ai lati del faro anteriore nella stessa posizione di quelli dell'antenata!!!
Gran bel vestito per l'anonima Sport 1000 S, unica "Sportclassic" a non aver goduto di un riferimento storico "importante" a differenza delle sue "sorelle"...
La linea di questa Ducati, a mio avviso, è stata decisamente esaltata da questa particolare livrea e da alcuni particolari quali i cerchi a razze Marchesini color oro, i fianchetti della GT 1000 con tanto di decals che richiamano il vecchio logo Ducati disegnato da Giugiaro e persino i perni reggi-cupolino ai lati del faro anteriore nella stessa posizione di quelli dell'antenata!!!
Gran bel vestito per l'anonima Sport 1000 S, unica "Sportclassic" a non aver goduto di un riferimento storico "importante" a differenza delle sue "sorelle"...
Francè
Ducati 900 SS 1979:
Ducati Sport 1000 S by Virgin-Ducati:
Ducati Sport 1000 S 2007:
Foto: Ducati Meccanica, Bikewalls, e Virgin-Ducati
sabato 23 gennaio 2010
mercoledì 20 gennaio 2010
Motor Bike Expo 2010
Ho avuto la possibilità di partecipare alla seconda edizione del Motor Bike Expo tenutosi lo scorso week-end nella città di Verona. L'affluenza di pubblico è stata molto elevata (si parla di numeri record per quanto riguarda il numero di visitatori) e ritengo che le credenziali per poter assumere la connotazione di appuntamento invernale "imperdibile" ci siano tutte.
Quest'anno, inoltre, la mancata partecipazione di Honda e Yamaha al salone di Milano 2009, ha reso la manifestazione veronese decisamente ricca e priva di quell'"amaro in bocca" che aveva contraddistinto l'Eicma dell'anno scorso.
La presentazione al pubblico di novità quali la Bimota DB8 e HB4 e della Vyrus con motore Ducati 1200, rende sicuramente idea del livello di notorietà raggiunto da questa esposizione.
Quest'anno, inoltre, la mancata partecipazione di Honda e Yamaha al salone di Milano 2009, ha reso la manifestazione veronese decisamente ricca e priva di quell'"amaro in bocca" che aveva contraddistinto l'Eicma dell'anno scorso.
La presentazione al pubblico di novità quali la Bimota DB8 e HB4 e della Vyrus con motore Ducati 1200, rende sicuramente idea del livello di notorietà raggiunto da questa esposizione.
La presenza di specials di ogni genere ha reso più "vicina all'appassionato" l'esposizione motociclistica e l'emozione di passeggiare e osservare realizzazioni splendidamente eseguite è stata diversa (ma non per questo migliore o peggiore) da quella di puro stupore e ammirazione di fronte a stands faraonici e prodotti ricchi di tecnologia, ma pur sempre di serie, che caratterizza il salone di Milano.
Inoltre, la possibilità di acquistare accessori, parti speciali e abbigliamento e la graditissima presenza di favolose auto americane ha reso decisamente piacevole la (per me) lunghissima trasferta.La regina del Motor Bike Expo, secondo me, è la nuovissima arma Bimota per la neonata categoria Moto2, denominata HB4: semplicemente sublime in ogni dettaglio. Mi auguro davvero che da questa moto da corsa possa derivare una "cugina" stradale con la stessa linea e gli stessi preziosi particolari della racer che correrà quest'anno.
Da menzionare anche diverse moto che mi hanno davvero emozionato: le incredibili Vyrus (presenti in tre motorizzazioni), una splendida Bimota 500 Vdue con carena completamente in carbonio, e molte altre special che trovate nelle foto in basso.
Da menzionare anche diverse moto che mi hanno davvero emozionato: le incredibili Vyrus (presenti in tre motorizzazioni), una splendida Bimota 500 Vdue con carena completamente in carbonio, e molte altre special che trovate nelle foto in basso.
Spero di poterci tornare l'anno prossimo!
Francè
Foto: Racing Cafè