mercoledì 2 dicembre 2009

Yamaha YZF 750 Haga 1998 by Max Moto Modeling

Negli anni '90, il campionato del mondo delle Superbike è stato contraddistinto da racer meravigliose. L'impero giapponese ha schierato quadricilindriche di 750 cc davvero splendide quali Honda RC 30, Kawasaki ZXR, Suzuki GSX-R e Yamaha YZF che hanno avuto spesso vita davvero difficile contro la mitica bicilindrica Ducati, spesso guidata da immensi talenti.

Tra le quattro cilindri giapponesi, oggi voglio ricordare, con una magistrale riproduzione in scala, la creatura di Iwata che venne guidata dall'asso nipponico Noriyuki Haga alla sua prima stagione completa nel mondiale delle derivate di serie.
Caratterizzata da linee squadrate ed "abbondanti", da un codone voluminoso, dal telaio verniciato di nero (abbastanza inusuale all'epoca) e da un lunghissimo scarico Akrapovic, la YZF rispetto alle cugine nipponiche del periodo, sembra quella più cattiva soprattutto per la eccezionale livrea racing, secondo me tra le più belle mai realizzate per una moto da corsa.

Nel 1998, la "settemezzo" di Iwata pilotata da Haga, riuscì a conquistare ben 5 vittorie (di cui 3 nelle prime 4 manche disputate) e nello stesso anno permise a Scott Russell di vincere la 200 Miglia di Daytona. Nel 1998 si conclude l'era della YZF 750, sostituita l'anno seguente dalla mitica e superlativa YZF-R7.

La Yamaha in scala, raffigurata nelle immagini in basso presenta delle chicche quasi impensabili in una riproduzione in scala come il plexiglass del cupolino leggermente oscurato, il collettore con i particolari effetti cromatici con le molle e con le saldature in vista (!), la piastra in simil carbonio che regge il terminale ovale, la frizione a secco con relativa viteria, il particolare effetto "usura" dato ai freni a disco e alle gomme, il logo Nissin colorato sulle pinze freno, le valvole dei cerchi cromate, il giro dei tubi di sfiato all'interno del cupolino, la viteria a sgancio rapido del codone e della carena e anche il cavalletto centrale che regge la moto!

Per notare meglio il grado di perfezione e cura del modellino, quest'ultimo è stata fotografato nella stessa posizione della moto vera...
Indovinate qual'è la quattro cilindri reale nelle prime due immagini!!

Francè














Foto: Max Moto Modeling

4 commenti:

  1. La prima è quella vera, la seconda è il modellino.

    Ottima cura nei particolari, ma c'è qualcosa di strano nel modo in cui sono montate carena e forcella... :-)

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  2. concordo, la prima è quella vera, ma è impressionante come sembrino più reali quelle fatte al modellino!!

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  3. esatto enrico...ma al primo colpo d'occhio non è cosi immediato!

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